Castel Gandolfo, Monachesi denuncia: “Lettere anonime offensive nei miei confronti”
Il Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi denuncia pubblicamente sui social una vicenda molto spiacevole che la vede, al passivo, protagonista.
Milvia Monachesi racconta di aver ricevuto “lettere anonime” da “un personaggio non giovane, del centro, con un super ego e seri problemi di lucidità, che si ritiene ironico senza saperlo essere, meticoloso e ripetitivo […]“. Secondo l’anonimo “il Papa non verrebbe più a Castel Gandolfo per la corruzione morale e materiale di questa Giunta“.
Inoltre l’autore delle lettere accusa Milvia Monachesi di “usare il mio ruolo di Sindaco per concedere favori continui in cambio di prestazioni sessuali“.
Parole molto forti, legate, probabilmente, a un livore nei confronti della prima cittadina di Castel Gandolfo per motivi politici o personali.
“Certamente” commenta il Sindaco “l’intento è stato quello di ferirmi e denigrarmi agli occhi della mia comunità, ma […] l’unica cosa che a me interessa è capire qual è l’obiettivo di questo individuo, oltre quello di buttare sugli altri un po’ del lerciume che non riesce più a tenere dentro di sé“.
“Il suo nervosismo e la sua agitazione” conclude Milvia Monachesi “sono la dimostrazione che siamo sulla strada giusta, pur con tutti gli errori che possiamo aver fatto e che potremo fare, perché nessuno, a parte lui, può sentirsi perfetto e infallibile.
Grazie alla mia Giunta e alla mia maggioranza per l’impegno, la lealtà e l’onestà che mettono ogni giorno a servizio della nostra comunità“.
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