Castel Gandolfo, un evento online per il 77° anniversario del bombardamento
Oggi 10 febbraio la città di Castel Gandolfo si stringe attorno al ricordo delle vittime del bombardamento che in questo stesso giorno nel 1944 colpì i civili rifugiati nelle Ville Pontificie, dei martiri delle foibe e della tragedia che investì gli italiani dell’esodo giuliano dalmata.
Tradizionalmente il 10 febbraio di ogni anno si tiene una lunga Marcia della Pace che, partendo dalla piazza del borgo, entra ed attraversa le Ville Pontificie fino ad arrivare al palazzo di Propaganda Fide.
Quest’anno la Marcia non si potrà tenere, per ovvi motivi di sicurezza sanitaria connessi alla pandemia, ma il ricordo non si ferma.
Per ricordare il più tragico evento della storia castellana e per celebrare la Giornata del Ricordo, il Comune di Castel Gandolfo ha organizzato una maratona online di video, fotografie storiche e testimonianze che sono raccolte in un lungo speciale commemorativo sul sito del Comune e sulla Pagina Facebook Comune di Castel Gandolfo.
Ad aprire la maratona online è stata ieri sera la video intervista di Silvia Caldoni con le immagini di ieri e di oggi e le parole del Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, del Sindaco di Albano Laziale Massimiliano Borelli, della presidente dell’Associazione vittime del bombardamento di propaganda Fide Ada Scalchi e di Suor Iolanta di Propaganda Fide.
Alle ore 9:30 di oggi, in contemporanea con l’orario del bombardamento che colpì Propaganda Fide, sono stati due gli eventi che hanno aperto le celebrazioni.
Il Sindaco Milvia Monachesi, accompagnata dalla Giunta, dal Parroco Don Enzo, da Suor Iolanta di Propaganda Fide, dal direttore delle Ville Pontificie Andrea Tamburelli, dai Carabinieri e dalla Polizia Locale, ha deposto una corona sul sagrato del Collegio Mater Ecclesiae in memoria delle vittime. Una cerimonia in forma ristretta, ma in rappresentanza di tutta la comunità castellana.
Sempre alla stessa ora, sulla pagina Facebook e sul sito del Comune, è risuonato il “Silenzio d’ordinanza” che, con la sua solennità, ha accompagnato con un video le immagini storiche dei rifugiati, scattate nei giorni prima del fatidico 10 febbraio 1944, e quelle delle macerie e dei feriti dopo il bombardamento.
Le immagini sono state tratte dal sito dell’Associazione vittime del bombardamento di Propaganda Fide.
Il racconto proseguirà online per tutta la giornata con l’aggiornamento costante dello speciale sul sito e con post sul bombardamento e sul Giorno del ricordo, come quello pubblicato alle 10.30 sul sito e la pagina Facebook del Comune e dedicato alla testimonianza di Egea Haffner, l’esule giuliana nata nel 1941 a Pola e divenuta la bambina simbolo dell’esodo grazie ad una foto che le fu scattata il giorno che fu costretta con la mamma a lasciare la sua terra.