Castelli Romani: Danni per gli agricoltori dei Castelli e del Lazio. L’appello di Aspal al governo
Castelli – “In alcune zone dei Castelli Romani, del Lazio e del centro nord Italia, la siccità e le gelate dei giorni scorsi, sommate alle grandinate intense della vigilia di Pasqua; hanno gravemente danneggiato i frutteti e messo in ginocchio ulteriormente gli agricoltori”. Così si esprime l’Associazione di agricoltori e coltivatori diretti (Aspal).
“In questo momento storico già molto difficile, in cui le piccole e medie imprese hanno dovuto far fronte all’aumento incontrollato ed insostenibile delle materie prime, del gasolio e dell’energia elettrica, e di contro i nostri prodotti agricoli coltivati, sono stati continuamente pagati al di sotto del relativo costo di produzione – continua la nota -. I nostri debiti sono aumentati e la preoccupazione degli agricoltori cresce sempre di più, giorno dopo giorno”.
“Al momento non sappiamo con esattezza l’entità dei danni causati dagli ultimi eventi meteorologici sopra citati, ma stanno arrivando di giorno in giorno, notizie sempre più disastrose, sia sui vigneti, ma soprattutto sui frutteti italiani.
Gli agricoltori, oramai stanchi e disperati per tutti i problemi che hanno dovuto affrontare in questi ultimi anni, e che hanno portato soprattutto all’eradicazione di tanti frutteti e vigneti, chiedono sin d’ora, che la regione Lazio insieme al ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, si attivino al più presto per trovare soluzioni.
E soprattutto risorse economiche, per aiutare migliaia di agricoltori ormai al collasso, a cominciare dalla modifica della legge nazionale 102/04, ormai inadeguata a fronteggiare le emergenze climatiche attuali.
Ed attuare invece un nuovo piano assicurativo che possa permettere a noi agricoltori di assicurare il nostro reddito aziendale annuale”, dichiara il presidente dell’Aspal il veliterno Stefano Giammatteo.
“Ogni tipo di avversità; così come abbiamo ripetutamente detto negli ultimi due anni, nei vari incontri istituzionali che abbiamo fatto, sia come Aspal Lazio, che come Comitato Nazionale Popolo Produttivo, di cui la stessa nostra associazione ne fa parte come soggetto cofondatore.
Raccomandiamo quindi al ministro dell’agricoltura Lollobrigida e al nuovo assessorato all’agricoltura della regione Lazio; di ascoltare la voce degli agricoltori, quelli veri; quelli che rischiano di perdere i sacrifici di tutta una vita, e non le lobby di potere che operano in agricoltura e che raccontano di un settore costruito nei loro uffici, con il sudore e le lacrime degli imprenditori seri.
Il mese scorso – conclude Giammatteo -, abbiamo già raccomandato al capo di gabinetto del Ministero dell’Agricoltura, incontrato proprio a Roma, presso il Ministero stesso, insieme a tutto il popolo produttivo nazionale, di istituire al più presto una moratoria per il settore agricolo e per tutte le piccole e medie imprese in grave difficoltà economiche.
E quindi in piena emergenza, attendiamo riscontri a breve, nella speranza che questa volta arrivino tempestivi, sia dalla nostra Regione che dal governo nazionale”.