Castelli Romani, la protesta degli operatori del 118 davanti la sede centrale a Roma

Castelli Romani, la protesta degli operatori del 118 davanti la sede centrale a Roma

Roma – Si e conclusa poco fa davanti la sede dell’Ares 118 in via Portuense, la partecipata manifestazione di protesta degli operatori del 118, infermieri, autisti barellieri, medici dal Gruppo di lavoratori che ha organizzato il sit-in per vedere riconosciuti i loro diritti, fanno sapere che tutte le sigle sindacali erano assenti. I lavoratori dell’Ares 118 sono stati rappresentati da un legale rappresentante nominato da loro stessi.

Sono stati ricevuti, una delegazione di loro, in direzione regionale Lazio, da un dirigente della sede di via Portuense, il quale non ha voluto riconoscere i verbali protocollati, all’ufficio centrale della Direzione, da parte dell’assemblea dei lavoratori ed ha richiesto da parte del legale dei dipendenti Ares118 una ulteriore relazione scritta.

Il direttore generale della Ares118, Paola Corradi, che aveva concordato per oggi, una riunione con i dipendenti, non si è presentata, delegando la funzionaria Mariucci, la quale non ha compiti amministrativi e non ha saputo dare alcuna risposta ai dipendenti e ai loro legali sulle problematiche presentate.

Presenti al sit-in circa 110 operatori, c’erano almeno un rappresentante per postazione territoriale della regione Lazio, provenienti da tutte le provincie oltre che dai Castelli Romani, da Roma e provincia. Potrebbe anche arrivare a breve da quanto trapela visto gli scorsi risultati dell’incontro in direzione, un comunicato del Gruppo dei lavoratori del 118 della proclamazione dello stato di agitazione.

Tra i punti programmatici che richiedevano i lavoratori come miglioramento, troviamo: l’aumento del personale, la sostituzione dei mezzi con ambulanze, più efficienti e nuove strumentazioni di bordo, l’adeguamento salariale dello stipendio e anche del buono mensa. Inoltre l’assicurazione del turnover, delle ferie e la possibilità di poter lavorare più serenamente e scorrevolmente. Senza dover attendere come accade sempre più spesso la restituzione delle barelle nei vari pronti soccorso quando sono intasati che richiedono attese di ore e a volte di giorni interi. Più altre problematiche amministrative e lavorative dovute anche alla scarsità di spazi adeguati nelle varie sedi e postazioni spot.

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Last Updated on 22 Febbraio 2024 by Autore P

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