Castelli romani, nuovo pieno di libri per le biblioteche, oltre 100mila euro ai Comuni
Castelli romani – Il Decreto Ministeriale n. 191 del 24 maggio scorso “Riparto di quota parte del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali di cui all’articolo 183, comma 2, del decreto-legge n. 34 del 2020” prevedeva una quota pari a 30 milioni di euro per il 2021 destinata al sostegno del libro e della filiera dell’editoria libraria tramite l’acquisto di libri da parte delle biblioteche comunali presso le librerie territoriali.
Il Consorzio, forte della positiva esperienza dello scorso anno, seguita al Decreto Franceschini per il primo utilizzo del “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”, si è subito messo in moto per sostenere e coordinare a tal fine l’azione dei Comuni, destinatari del provvedimento; e anche questa volta la partecipazione al bando è stata fruttuosa, con l’arrivo nelle biblioteche di 107mila euro destinati ai nuovi acquisti.
I bibliotecari – in sinergia con gli Assessori alla Cultura e i funzionari comunali – si stanno già attivando per gli acquisti diretti nelle librerie del territorio, coordinandosi come è loro consuetudine in un’ottica di “sistema”, per ottimizzare le acquisizioni e rendere il più possibile razionale ed efficace l’incremento delle collezioni documentarie della rete bibliotecaria.
«Le collaborazioni inaugurate grazie al bando dello scorso anno – ha dichiarato Giacomo Tortorici, direttore del Consorzio SCR-Servizi bibliotecari, culturali e turistici – hanno consentito, oltre ovviamente di arricchire il patrimonio delle nostre biblioteche, di rafforzare fruttuose collaborazioni con alcune librerie del territorio, protagoniste di molti eventi che abbiamo organizzato questa estate».
«I vantaggi di questa operazione sono molteplici – aggiunge il Presidente del Consorzio SCR, Giuseppe De Righi: – compiere acquisti mirati, acquisendo pubblicazioni di particolare interesse anche al di fuori dei canali di reperimento abituali, in particolare di taglio saggistico, da mettere a disposizione dei cittadini; rilanciare la filiera locale del libro nella maniera il più possibile equa e territorialmente distribuita; dare nuovo impulso, naturalmente, alla lettura e alla vita culturale delle biblioteche e, infine, rafforzare ancora di più quelle sinergie territoriali che ci saranno molto utili anche nel grande impegno che dovremo affrontare per il rilancio turistico dei Castelli Romani, con la nostra DMO».