Ciampino, Ballico sull’ultimo DPCM: “Governo scarica responsabilità sui Sindaci. Io non chiudo nulla”
Il Sindaco di Ciampino Daniela Ballico non ha mai fatto mancare la sua presenza sui social.
Da diverse settimane, la prima cittadina ciampinese ha preso posizione in maniera netta sulle misure prese dal Governo per contenere il contagio da Coronavirus.
Un pensiero che può essere riassunto sinteticamente in: “Sì alla prudenza, no alla paura e al terrorismo mediatico“.
In particolare, la sua critica è rivolta alle drastiche restrizioni che, volenti o nolenti, hanno messo in ginocchio diverse attività del nostro Paese, portando molte di esse a una chiusura definitiva.
Anche ieri sera, la Ballico si è espressa dopo l’ultimo DPCM, in particolare per la facoltà che concede ai Sindaci di stabilire, dopo le 21, la chiusura di vie e piazze dove si creano assembramenti.
“Commentate voi uno Stato (cioè Conte e chi lo sostiene) che come sempre scarica la responsabilità su altri, Sindaci, Presidi ecc… Ma poi, chi le controlla le eventuali ordinanze dei Sindaci? I pochi agenti di polizia? I carabinieri, che non riescono nemmeno a controllare il vasto territorio che hanno per mancanza di mezzi e uomini?“.
Queste la perplessità del Sindaco, che ha aggiunto in un commento: “Non farò nessuna ordinanza di chiusura“.
La Ballico ha infine condiviso sulla propria pagina Facebook le parole di Antonio Decaro, presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che di seguito riportiamo.
“Il Governo, senza nemmeno affrontare il tema nelle numerose riunioni di queste ore, inserisce in un DPCM una norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei Sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica. Questo non lo accettiamo“.
“Ci saranno le forze dell’ordine a controllare le aree pubbliche in cui sarà vietato l’ingresso e a riconoscere residenti e avventori dei locali? I cittadini non si sposteranno da una piazza a un’altra? Nei momenti difficili le istituzioni si assumono le responsabilità non le scaricano su altre istituzioni con cui lealmente dovrebbero collaborare“.
“I Sindaci sono abituati ad assumersi le loro responsabilità. Vorremmo che tutte le istituzioni facessero lo stesso“.
“Meno male che pure il Presidente dell’ANCI la pensa come me” ha chiosato il Sindaco di Ciampino. Che dovrà fare, probabilmente, i conti con molti dei cittadini, che la vedono in maniera diametralmente opposta…
Luca Rossetti
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