Colleferro, mobilitazioni per il ritorno ad una reale normalità nella sanità della Asl Roma5
Colleferro – Il Comitato Salute ed Ambiente Asl Roma 5 e il Comitato Libero “A difesa dell’ospedale di Colleferro”, cogliendo questa unica possibilità di partecipazione “passiva”, (poiché finora la richiesta di essere ascoltati dalla Commissione regionale sanità giace da mesi sul tavolo del suo Presidente, senza risposta), hanno partecipato il 1°/3/2022, solamente in qualità di uditori, all’audizione del Direttore generale della ASL Rm5, dott. G. Giulio Santonocito, voluta dalla Commissione regionale Covid-19, presieduta dal consigliere Paolo Ciani. Hanno partecipato all’incontro anche i consiglieri Francesca De Vito, Giuseppe Simeone e Rodolfo Lena.
In questo incontro, dopo aver elencato una lunga serie di azioni intraprese durante i due anni di pandemia, il Direttore generale ha garantito che al più presto si tornerà alla cosiddetta “normalità”.
La consigliera Francesca De Vito, a sua volta, lo ha incalzato con una serie di precisi interrogativi in merito ai mancati e/o ritardati interventi per aggredire realmente la grave situazione della sanità nel Polo ospedaliero Colleferro Palestrina e in tutta la Asl Rm5, quali la forte carenza di personale, la scarsità di posti letto e di apparecchiature tecnologie, come la risonanza magnetica nucleare, le lunghissime liste di attesa, il sistema di prenotazione praticamente bloccato, la modalità di gestione oscurantista degli ambulatori, la pessima situazione del Pronto soccorso di Colleferro.
La consigliera De Vito ha specificato che, durante gli ultimi due anni, i cittadini della ASL Rm5 sono stati costretti, sempre di più, a lunghe odissee al di fuori del distretto per soddisfare le loro legittime esigenze sanitarie.
È intervenuto in tal senso anche il Consigliere Simeone sottolineando a sua volta l’estrema necessità di porre rimedio a questo stato di cose in tempi i più brevi possibili.
Il Consigliere Lena invece non è intervenuto a causa di riferiti problemi con il microfono.
Alle precise richieste dei due Consiglieri, il Direttore generale della ASL Rm5 ha risposto in modo alquanto generico e parziale, ribadendo l’arrivo probabilmente a fine anno della famosa risonanza magnetica promessa da 8 anni. Ha smentito l’esistenza di una grande carenza di personale e ha evitato di parlare della pesante mancanza di posti letto ospedalieri per acuti. Ha confermato l’esistenza presso l’ospedale di Palestrina di una terapia sub intensiva invece della terapia intensiva più volte promessa e inaugurata due volte, come da organi di stampa Nulla di preciso ha detto, inoltre, su come affrontare il blocco delle liste di attesa.
Vista la deludente audizione del Direttore generale della ASL Rm5, dott. G. Giulio Santonocito, i coordinatori dei Comitati presenti all’audizione, il dott. Stefano Fabroni e la dott.ssa Ina Camilli reiterano precise richieste per il ritorno ad una reale normalità nella sanità della Asl Roma5:
“Chiediamo alle Istituzioni regionali e a tutti i rappresentati eletti, ai sindaci, in particolare del distretto di Palestrina e di Colleferro, di intervenire presso il Direttore generale affinché renda urgentemente pubblico un cronoprogramma che specifichi i tempi e le modalità per risanare questa assurda condizione di criticità che ci condanna da molti anni ad essere cittadini di serie B.”
“Chiediamo inoltre di fare accuratamente luce sulle responsabilità della tragica vicenda del trasferimento dei pazienti Covid 19 dalla casa di riposo di Nerola al Nomentana Hospital, perché non siamo assolutamente soddisfatti delle vaghe informazioni date in merito dal dott. Santonocito.”
“Auspichiamo che anche altri politici alla Pisana e in via C. Colombo prendano atto delle nostre richieste e del protrarsi, senza che vi si ponga rimedio, di una situazione ormai divenuta ingestibile, se non a prezzo di sacrifici umani da parte del personale e dei pazienti.”
“Vogliamo ancora una volta esprimere tutta la nostra contrarietà sui costosi ed inutili investimenti per costruire nuovi ospedali da parte della Regione, che cementifica altri spazi, quando ha il dovere di far funzionare le strutture esistenti, di tutelare la sicurezza dei lavoratori della sanità, di non sperperare denaro pubblico e di garantire la massima trasparenza.”
“Ricordiamo, inoltre, che era stato preso l’impegno di convocare a cadenza mensile la Conferenza dei Sindaci proprio per trovare soluzioni condivise tra Amministrazioni comunali e Azienda sanitaria, ma ad oggi non arriva nessuna informazione al riguardo.”
In conclusione i coordinatori dei comitati non demordono: “Cari concittadine e concittadini, noi non abbandoneremo questa lotta nell’interesse di noi tutti, cittadini di questo territorio, fino a quando continueremo ad avere il vostro sostegno.”