Consiglio Ciampino, Ballico su caso-Balmas: “Rispettiamo le istituzioni: deciderà il tribunale di Velletri”
Ha avuto luogo stamattina, durante il Consiglio comunale di Ciampino, la discussione relativa ai “Fatti che vedono coinvolto il presidente del Consiglio comunale” Massimo Balmas, accusato di violenza domestica.
La vicenda era stata oggetto di un’interrogazione, presentata circa un mese fa da Alessandro Porchetta, capogruppo di Diritti in Comune, ma non ritenuta urgente.
“La nostra interrogazione non era stata ritenuta urgente, ne abbiamo preso atto” ha esordito Porchetta. “Premetto, innanzitutto, che nessuno sta mettendo in discussione il principio garantista, principio dello Stato di diritto che io per primo riconosco. Premetto anche che nessuno vuole trasformare quest’assise in un’aula di tribunale, tantomeno popolare. Si vuole semplicemente chiedere all’Amministrazione, in particolar modo al Sindaco Daniela Ballico, se i fatti non richiedano una presa di posizione politica”.
Nell’interrogazione, che Porchetta ha letto per esteso, si è sottolineata soprattutto la mancata (auto)sospensione di Balmas dal suo ruolo di presidente del Consiglio comunale e la mancata presa di posizione del Sindaco Daniela Ballico sulla vicenda. Proprio la prima cittadina di Ciampino ha risposto.
“Non è vero che non abbiamo risposto. Io ho detto chiaramente qual è la mia posizione. La procura di Velletri sta raccogliendo gli elementi necessari alla piena comprensione dei fatti, il Sindaco e le testate giornalistiche non sono gli organi preposti a farlo. Il giorno in cui Balmas sarà rinviato a giudizio e sarà convalidato quanto riportato dalle testate, sarà Balmas stesso a fare un passo e ad autosospendersi”.
“Voglio ricordare” ha aggiunto la Ballico “che oggi in Consiglio siedono ancora persone che firmano petizioni e che sono rinviate a giudizio contro il Sindaco. Il Sindaco non ha mai detto nulla finché non c’è stato rinvio a giudizio di quel consigliere, coinvolto in situazioni altrettanto gravi. Se Balmas sarà rinviato a giudizio, resterà in Consiglio come consigliere rinviato a giudizio, non come presidente. Ma nessuno si sostituisca al tribunale”.
“Il punto è la mancanza di presa di posizione” ha replicato Porchetta. “Noi abbiamo voluto sollevare dubbi sull’opportunità che in Consiglio sieda una persona su cui pende un’accusa molto grave. Balmas ha un ruolo diverso da quello di un semplice consigliere. Peraltro, Il discorso è legato alla tutela dell’onorabilità delle istituzioni”.
“Noi rispettiamo talmente tanto le istituzioni” ha risposto, concludendo, Daniela Ballico “che abbiamo deciso che fosse opportuna l’uscita di Balmas dal suo partito, nonostante non fosse obbligatorio per legge. Per quanto riguarda il suo ruolo di presidente, lo eserciterà finché, eventualmente, non sarà condannato dal tribunale di Velletri”.