Cynthialbalonga (calcio, serie D), Panaioli: “Con l’Agnonese due punti persi, ora il Campobasso”
Ha segnato il suo terzo gol stagionale (il secondo in campionato dopo quello in Coppa Italia a inizio stagione con la maglia della Sambenedettese), ma non è servito alla Cynthialbalonga per conquistare il bottino pieno. Lorenzo Panaioli, centrocampista (o trequartista) classe 1999, si rammarica ancora per l’1-1 nell’anticipo di sabato sul campo dell’Olympia Agnonese (ex ultima della classe).
«Sicuramente sono due punti persi: dovevamo dimostrare la nostra superiorità nei confronti degli avversari, ma abbiamo sciupato troppe occasioni e abbiamo pagato a carissimo prezzo una disattenzione difensiva in avvio di ripresa.
Peccato perché eravamo riusciti a indirizzare la partita nel verso giusto, non possiamo perdere queste occasioni e soprattutto fuori casa bisogna migliorare il rendimento attuale».
L’unica consolazione è stato proprio il suo gol.
«Merito di Di Cairano che ha messo un ottimo pallone al centro su cui mi sono inserito e di testa sono riuscito a beffare il portiere avversario.
Nel secondo tempo, evidentemente, non siamo rientrati in campo con la giusta concentrazione e abbiamo subito l’1-1 finale su una disattenzione difensiva generale».
La Cynthialbalonga non ha tempo per rammaricarsi perché mercoledì al “Bruno Abbatini” di Genzano c’è il big match col Città di Campobasso.
«Affronteremo una grossa squadra che ha individualità importanti e che da molti viene indicata come una delle favorite. Ma in casa noi sembriamo avere quasi un atteggiamento diverso e poi quando affrontiamo le squadre più forti gli stimoli e la concentrazione sono altissimi in maniera naturale.
Il nostro obiettivo? Conosciamo il valore dell’organico, dobbiamo limare i dettagli e guardare avanti perché tutto è possibile».
Il giovane atleta (che arriva dalle esperienze con la Primavera del Perugia, con cui fece anche qualche panchina in B, e Torino e anche dai due anni di serie C con la Sambenedettese) spiega i motivi che lo hanno portato alla corte del club del presidente Bruno Camerini.
«Sono venuto qui perché avevo voglia di giocare e crescere, sperando di risalire al più presto di categoria.
Ringrazio il presidente, ma anche il direttore sportivo Giorgio Tomei e mister Mauro Venturi per la fiducia che mi hanno sempre dimostrato».