Equidiritti: Son caduti per la libertà e per la costituzione ma della giustizia non c’è traccia
Spontaneamente questa mattina in concomitanza con la Festa della Repubblica i cittadini dei Castelli Romani delle Sezioni di “Equi Diritti” e dei Comitati per il diritto alla casa di tutta Italia dal nord al sud, si sono recati ad omaggiare quanti hanno sacrificato la propria vita per la giustizia e la libertà.
Una giustizia che però non sembra appartenere a questo mondo. Mentre mafiosi colpevoli di efferati delitti riacquistano la libertà, famiglie intere rischiano anche a distanza di 30 anni di veder demolire la propria abitazione per reati che neanche hanno commesso.
Si è legiferato concedendo libertà e fine pena a personaggi che hanno compiuto attentati e sciolto bambini nell’acido ma ci si rifiuta di prendere decisioni socialmente sostenibili nei confronti di chi ha pagato un oneroso condono per aver costruito la propria abitazione in zone di fatto già urbanizzate e dotate di tutti i servizi.
Il paradosso della politica che, prima concede finanziamenti per il recupero e l’urbanizzazione dei nuclei abitativi sorti spontaneamente dotandoli così di strade, fognature, servizi etc. e dopo finanzia Enti e Tribunali affinché demoliscano le centinaia di case inserite negli stessi nuclei.
“ Era questo il paese che i nostri caduti sognavano e per il quale hanno sacrificato la propria vita? Avrebbero mai immaginato una classe politica capace di tali storture? Noi, quelli del fine pena mai, crediamo proprio di no!”- Tuonano da Equi Diritti