FdI Grottaferrata, Masi: “Coerenza e responsabilità, sempre accanto ai cittadini”

FdI Grottaferrata, Masi: “Coerenza e responsabilità, sempre accanto ai cittadini”

Grottaferrata – Fratelli d’Italia dovrà essere “una stella polare da seguire”: questo il messaggio e l’incarico che Marco Silvestroni, presidente provinciale di FdI, ha voluto lasciare nel suo discorso per l’inaugurazione della nuova sede del partito a Grottaferrata.

Un lavoro che gli esponenti di FdI dovranno condurre, forti proprio della nuova casa in Largo Gorizia, che Moira Masi, coordinatrice territoriale, auspica possa diventare un riferimento soprattutto per i tanti giovani.

Come ha sottolineato anche il portavoce del partito Simone Coccia, forte dell’esperienza come presidente del Consiglio comunale dei giovani a Grottaferrata,”[…] i giovani sono una risorsa che va valorizzata. Bisogna tornare a dare loro la speranza di guardare al futuro e fargli capire che possono e devono volare alto, affinché possa avverarsi quel cambiamento da tutti desiderato […] non solo di Grottaferrata, ma di tutti i comuni che si affacciano nel territorio dei Castelli Romani”.

In vista delle prossime elezioni, Fratelli d’Italia è già al lavoro per stringere le giuste alleanze e per trovare il profilo ideale da candidare alla carica di Sindaco. Una figura autorevole e condivisa insieme agli altri partiti del centro-destra, che in questa zona è laborioso e bene affiatato.

Proprio i Castelli Romani rappresentano, per Moira Masi, il posto in cui è cresciuta dal punto di vista personale, lavorativo, ma anche politico. Una passione che si porta dentro da sempre, con il solo obiettivo di valorizzare quel territorio che ama profondamente.

Incontriamo Moira Masi, coordinatrice territoriale di Fratelli d’Italia, per fare chiarezza sugli obiettivi, la vision e le speranze, a livello locale, di quello che oggi è l’unico partito di opposizione al Governo nazionale.

Quali sono i motivi che vi hanno spinto a scegliere proprio Grottaferrata per una nuova sede del partito?
“L’abbiamo scelta perché il gruppo di lavoro è di Grottaferrata e facciamo politica in questo comune, oggi impegnati nel ruolo di opposizione costruttiva verso l’attuale Amministrazione. Abbiamo scelto Grottaferrata anche perché, in molti altri comuni limitrofi, FdI è già presente con esponenti o circoli, con i quali siamo in contatto. La nostra sede è, comunque, aperta a tutti, infatti gli iscritti spaziano sul territorio. Per aprire un circolo è necessario un lavoro costante e continuo nel tempo, che noi portiamo avanti ormai da anni ed è un impegno di responsabilità e continuità che ci siamo assunti verso i cittadini”.

Quanto è difficile, oggi, fare politica?
“Oggi è veramente difficile, perché ci confrontiamo con persone che non hanno più fiducia nella politica e nei politici. In troppi sono convinti che votando non cambierà nulla e questo è il primo ostacolo. Inoltre, per fare politica, serve anche una stabilità economica, sia per fare dare forza comunicativa al messaggio che si vuole lanciare, ma anche per sostenere, per esempio, famiglie che si rivolgono a noi e che sono in difficoltà. Inoltre, è difficile trovare le persone giuste, perché troppi scendono in campo solo per decidere le sorti di un comune, ma con arrivismo. Chi, invece, vuole fare politica con passione, credibilità e coerenza trova sempre una strada lunga da percorrere, che richiede una costanza che non tutti hanno”.

La politica territoriale è diversa da quella nazionale?
“Assolutamente no. I comuni sono l’avamposto territoriale più importante e vicino ai cittadini. La credibilità persa a livello nazionale è la stessa che si rispecchia nella politica territoriale. Abbiamo esempi recenti anche nel territorio dei Castelli Romani, dove aver vinto le elezioni forzando una coesione di ideologie diverse ha portato a far crollare il Governo. Vincere le elezioni non è tutto: chi sale al governo deve poter governare e non è sempre così scontato, se c’è una comunione di intenti forte. Chi sceglie di votare il centrodestra sa che troverà coerenza nelle idee e negli atteggiamenti, per questo anche continuità politica. La sfiducia persa nella politica a livello nazionale è evidente anche nei numeri delle persone che a livello territoriale sono andate a votare.

Che periodo sta vivendo economicamente Grottaferrata? Qual è il sentimento dei tuoi concittadini verso l’attuale Amministrazione comunale?
“Non abbiamo dei dati ufficiali, ma sia sulla parte commerciali che sociale i feedback che abbiamo dai cittadini non sono certi positivi. Ritengono, e riteniamo anche noi di FdI, che alcune iniziative siano state intraprese con ritardo, come gli aiuti ai commercianti e a chi è in difficoltà economicamente per colpa della pandemia.

Nel 2022 a Grottaferrata si voterà per eleggere il Sindaco. Voi di Fratelli d’Italia avete in mente i punti principali di un programma da proporre agli elettori?
“Il programma di FdI è già ben saldo, lo stiamo definendo nei dettagli e sarà pronto entro un paio di mesi per essere proposto ai partiti del centrodestra. Soprattutto, però, ci interessa condividerlo con i cittadini e lo faremo attraverso dei question time, perché è con loro che vogliamo definire un programma non elettorale, ma di governo. Non presenteremo ai nostri concittadini promesse, ma soluzioni. Saranno inclusi sicuramente dei punti che secondo noi sono di facile e immediata attuazione. Posso anticipare che intendiamo creare un centro pubblico per l’assistenza alle persone disabili e alle loro famiglie; cercheremo, poi, di capire quali siano le reali necessità di Grottaferrata, perché non crediamo nell’assistenzialismo concesso in modo generico; metteremo sicuramente al centro del nostro programma le periferie, che necessitano di interventi immediati e urgenti perché sono state abbandonate negli ultimi anni. Saremo al fianco dei cittadini con l’umiltà di ascoltare, una cosa che reputiamo basilare per una politica nuova e sana”.

Sarebbe auspicabile per tutti i comuni del comprensorio dei Castelli Romani, fare fronte comune su alcuni argomenti che possano migliorare la vita dei cittadini?
“Se i Castelli Romani fossero uniti non solo sui punti che li vede costretti a una necessaria convivenza, come la sanità, ad esempio, ma riuscissero a trovare dei punti in comune anche su argomenti come il turismo o l’economia, potrebbero dare vita a una ‘piccola Europa’ fatta su una identificazione molto precisa, rispettando e preservando una propria identità legata al territorio e alla propria storia. Certo, è inaccettabile che non si possa rifare una strada perché condivisa tra più comuni. Penso si dovrebbe trovare una linea comune che possa identificare il territorio dei Castelli Romani anche visivamente a chi lo attraversa. Ancor più importante sarebbe riuscire ad avere un rapporto politico intenso, seppure nel rispetto delle ideologie e dei programmi di ciascun Sindaco, su argomenti importanti come rifiuti e viabilità o su questioni che riguardo la Regione Lazio. Questo è un appello che il circolo di Fratelli di Italia di Grottaferrata lancia a tutte le amministrazioni”.

Secondo lei le persone hanno ancora paura di un governo di destra? Esiste ancora lo stereotipo storico per cui la destra è intollerante e violenta?
“Basta con questo stereotipo! Tutto si evolve, compresa la politica e, con essa, anche la destra italiana. Il passato fa parte del passato e quei movimenti autoritari che identificano troppo spesso i partiti di destra nell’immaginario comune sono finiti. La destra di oggi è moderata e tollerante finché tutti rispettano la Legge e finché ci si pone davanti a delle scelte per il bene dei cittadini. Le cose cambiano nel momento in cui i cittadini non vengono rispettati, ma raggirati. Questo, ovviamente, non significa che diventa una destra violenta: si reagisce, ma sempre rimanendo nel campo della legalità di comportamenti civili. La destra di oggi non è violenta e non inneggia a nessun tipo di odio razziale. Chi ci accusa in questo senso o chi ci associa ancora al Fascismo o al Nazismo è perché non ha contenuti per attaccarci. La destra è patriota, sempre in prima linea accanto ai cittadini e inclusiva con tutti coloro che vogliono vivere nella legalità e hanno voglia di lavorare. La classe dirigente politica sta cambiando, anche grazie ai giovani che si affacciano a questo mondo. A loro, però, non bisogna dare solo la speranza e belle parole, ma anche fatti concreti”.

Last Updated on 14 Marzo 2021 by

Redazione

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