Gay Pride Roma: nel corteo anche “Cristo LGBT”, è polemica
Non mancano le discussioni sul Gay Pride tenuto ieri a Roma, più sentito che mai quest’anno per le discussioni che routano attorno al DDL Zan. A far discutere è un ragazzo vestito da Gesù con tanto di croce e tacchi a spillo, immagine che ha tirato a sé molte reazioni da parte sia delle persone comuni che degli esponenti della politica italiana.
“Ieri il Gay Pride di Roma è stato aperto da uno striscione antivaticano con un tizio che irrideva la figura di Gesù, nudo con corona di spine, stimmate e drappo arcobaleno. Ho invidiato i musulmani che riescono a far rispettare Maometto, inculcando in quei 4 cialtroni la paura”. Questa è stata la dichiarazione di Mario Adinolfi su Twitter.
Nei social non sono mancate battute ironiche e sferzate da una parte all’altra dello spettro politico. Molte persone hanno criticato la scelta del singolare travestimento, definendola di cattivo gusto e inopportuna. Dall’altra parte i sostenitori della comunità LGBT hanno urlato al bigottismo, rimarcando gli atti di pedofilia avvenuti da parte di alcuni membri del clero.
La reazione più forte è stata senza dubbio quella su Facebook di Giorgia Meloni. “Leggo che il corteo del Roma Pride è aperto da un ragazzo travestito da “Cristo Lgbt”, con stimmate colorate e bandiera arcobaleno. Per quanto mi interroghi, non riesco a trovare una risposta a questa domanda: che bisogno c’è di mancare di rispetto a milioni di fedeli per sostenere le proprie tesi?”. Questo scrive la leader di Fratelli d’Italia sul suo profilo.
“E aggiungo: come si concilia la lotta alle discriminazioni, alla violenza e all’odio con i cori di insulti e minacce contro chi non è d’accordo con il ddl Zan? Se sei convinto delle tue idee e delle tue posizioni, non hai bisogno di insultare nessuno. Io la penso così. Qualcun altro evidentemente no”, conclude.
Fonte: Dire