Genzano, follia all’ospedale Fatebenefratelli. Uomo sfonda i cancelli dell’ospedale con la sua auto per vedere il figlio ricoverato
Genzano – Notte di follia per un 56enne genzanese, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo non avendo ricevuto l’autorizzazione a vedere il figlio, ricoverato presso la struttura della clinica dei frati del Fatebenefratelli-San Giovanni di Dio, in via Pagliarozza, nel reparto di riabilitazione psichiatrica, ha pensato di far valere le sue ragioni sfondando i due cancelli di ingresso posti all’entrata dell’ospedale su via San Carlino e lungo il viale di accesso ai reparti.
Con la sua fuoristrada, una Mercedes ML, ha buttato giù le cancellate, dopo il divieto di entrata nelle ore serali, utilizzando il parafango rinforzato in ferro a mo’ di ariete. Una volta sulla soglia del reparto, dove è ricoverato da tempo il figlio ventenne, ha danneggiato la porta di ingresso, aggredito un infermiere, che tentava di calmarlo, ferendolo al collo e al viso. Una volta dentro il reparto ha potuto rivedere il figlio nella sua camera per qualche minuto, mentre le infermiere che si erano chiuse dentro le loro stanze chiamavano la polizia di Genzano.
Il tutto è avvenuto poco dopo le 23 di sabato sera. “La volante del commissariato di polizia genzanese è arrivata dopo pochi minuti per fortuna, eravamo tutti presi dal panico -ha detto uno degli operatori sanitari in servizio- Così, dopo una lunga conversazione durata diversi minuti, i due agenti sono riusciti a calmare l’uomo, in preda ad una crisi di nervi, e a portarlo via con la volante di servizio “, conclude l’operatore. I danni alla struttura sono ingenti: due cancelli in ferro, automatici e telecomandati dagli uscieri, sono stati buttati a terra, divelte tutte le strutture automatizzate e danneggiate alcune porte dei reparti interni della clinica, dove sono ricoverati molti anziani, persone con problemi psichiatrici.
Da quanto è emerso, il 56enne genzanese è stato denunciato, dopo aver ammesso le sue colpe, per danneggiamento aggravato, dal magistrato di turno della procura di Velletri, sulle indicazioni della polizia di Genzano. Per le lesioni procurate all’infermiere, i giudici si riserveranno se procedere o meno. Da quanto è emerso, forse il figlio del 56enne non poteva essere visitato da persone esterne e familiari per la positività al covid19, essendo in quarantena ospedaliera; da qui la notte folle del padre che non ha accettato di non vedere il proprio congiunto e che ora dovrà rendere conto alla giustizia e ripagare i danni causati.
Last Updated on 3 Aprile 2022 by