“Ginny e Georgia”: una storia di felicità e riscatto targata Netflix
“Ginny e Georgia” è il nuovo imperdibile dramma targato Netflix e ideato da Sarah Lambard. La serie racconta il rapporto altalenante tra una mamma e sua figlia, due donne caratterialmente e fisicamente diverse tra loro, ma segnate dallo stesso pesante ed ingombrante passato che, per tutta la stagione, si cercherà di scoprire.
Raccontare la storia di Georgia e Ginny non è semplice, le loro menti sono impenetrabili: se Ginny è la classica adolescente che, passo dopo passo, prende consapevolezza di sé, del suo essere donna e del suo corpo, Georgia, al contrario, risulta l’opposto di quello che appare. Se Ginny si sta approcciando alla vita, Georgia è rinata più volte.
Il racconto si apre dopo l’improvvisa scomparsa del patrigno dei ragazzi e la decisione di Georgia di trasferirsi in maniera definitiva in una cittadina del Massachusetts, per ricominciare tutto da capo e poter mettere finalmente radici.
Qui, la vita delle due donne cambia drasticamente, Ginny inizia a frequentare la prestigiosa Wellsbury High School, destreggiandosi tra nuove amicizie e primi amori, mentre Georgia viene assunta nell’ufficio del sindaco Paul Randolph.
Dopo l’arrivo in città, le cose sembrano finalmente andare per il verso giusto per le due giovani donne, libere di decidere e cambiare la propria vita come hanno sempre desiderato, ma non sempre le cose vanno come si desidera e ben presto il passato di Georgia torna presto a bussare alla loro porta, minacciando di mettere a repentaglio quella stabilità conquistata tanto duramente.
“Ginny e Georgia” è una storia di una figlia e di una mamma, della crescita dell’una e della continua lotta dell’altra con il proprio passato, con sé stessa e con gli altri: è una storia di felicità e anche di riscatto.
La serie, che prende palesemente spunto da “Una Mamma per Amica” serie cult degli anni ’90, ha l’obiettivo di affrontare in modo realistico i problemi e le paure degli adolescenti di oggi. I 10 episodi sono godibili e stimolanti, ben scritti, ed è interessante il modo semplice e efficace in cui vengono trattati alcuni argomenti. Il punto di forza sono senza alcun dubbio i personaggi femminili che vengono descritti con dovizia di particolari, indagandone le fragilità e la voglia di indipendenza, la tenacia e il coraggio.
Sicura e coerente è anche l’evoluzione del percorso di Ginny, che deve crescere nonostante tutto, o forse proprio a causa di tutto quello che le capita intorno. Quello che risulta forzata è la narrazione del passato che torna, in ogni episodio, a bussare alla porta e la scrittura di alcuni personaggi secondari che risultano scarni rispetto alla storia complessiva.
Flavia Arcangeli