Giornata Mondiale contro l’AIDS, da Bassetti a Borelli: “Non abbassiamo la guardia!”
Oggi è la Giornata Mondiale contro l’AIDS. Un tema che, certamente, richiama da tempo immemore l’attenzione di tutto il mondo, da esperti ad autorità nazionali e locali, fino a persone comuni.
Un commento importante, in occasione di questa giornata, arriva dal Prof. Matteo Bassetti, infettivologo e Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova.
“Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Lotta all’AIDS e all’HIV“ scrive Bassetti sui propri canali social. “Un’occasione unica per tornare a parlare anche delle altre malattie infettive. In breve, ‘non-solo Covid-19’“.
“È importante sottolineare che, solo nel 2019, si sono infettate nel mondo 1,7 milioni di persone: un numero importante, ma fortunatamente in diminuzione. Occorre, però, non abbassare la guardia contro un virus che sembra dimenticato, sottolineando l’importanza del preservativo nei rapporti sessuali occasionali e del test per HIV, che andrebbe fatto da tutti senza paura, come ogni altro tipo di esame del sangue”.
I numeri, secondo diversi Istituti, Centri Operativi e Registri Nazionali, dicono che l’HIV (Human Immunodeficiency Virus) non fa distinzioni di fasce di età o etnia (anche se in questo periodo sembrano essere in aumento i casi riguardanti persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni): in tutto il mondo, in qualsiasi momento della vita, i rapporti sessuali non protetti possono essere pericolosi e portare, nei casi più gravi, alla morte.
I maggiori esperti di virus e di malattie infettive auspicano una rete di comunicazione anche a livello locale, con le Amministrazioni impegnate in prima linea nell’informazione e nella collaborazione con i cittadini.
E proprio a proposito di Amministrazioni locali, registriamo il commento del Sindaco di Albano Massimiliano Borelli.
“‘Solidarietà globale, responsabilità condivisa’: questo il messaggio di oggi con il quale l’Osservatorio dei Diritti vuole sottolineare la necessità di non abbassare la guardia sull’AIDS” ha detto Borelli.
“Oggi, nel 2020 periodo di Covid-19, i dati mostrano criticità nel rapporto tra i casi e i mezzi di sussistenza […] e la necessità di ridurre la disuguaglianza, aumentando l’attenzione su diritti umani, uguaglianza di genere, protezione sociale e crescita economica“.
“Se è vero che i numeri totali dei nuovi casi AIDS diminuiscono, è anche vero che tra i giovani aumentano le probabilità di contagio poiché i rapporti occasionali, per la maggior parte, non sono protetti.
Questo perché Il 67% si vergogna di acquistare i preservativi, principalmente a causa di esperienze sempre più precoci e meno consapevoli, in contesti famigliari dove non se ne parla e ambienti formativi dove non esistono percorsi di conoscenza“.
“Di fronte a questo scenario, quindi, spetta a tutti noi supportare ogni attività organizzata dalle autorità sanitarie e dalle associazioni che portano avanti campagne di informazione e sensibilizzazione, con la consapevolezza che IL SILENZIO NON ELIMINA IL PROBLEMA…!“.