Grottaferrata, chiusura dell’appalto per il servizio raccolta rifiuti
Grottaferrata – Riportiamo di seguito il comunicato stampa relativo chiusura dell’appalto per il Servizio raccolta rifiuti.
“Il 1° giugno la Sarim Ambiente subentrerà alla Tekneko nell’esecuzione del Servizio raccolta rifiuti a Grottaferrata. Ciò, in esito al noto contenzioso che ha visto annullare, dal Tar del Lazio, l’assegnazione del bando di gara decennale, valore oltre 32 mln di euro”.
“Il Contratto d’Appalto rep. n. 6691 del 16/4/2014, siglato tra l’Amministrazione comunale e la Tekneko, prorogato più volte per la gara e per il contenzioso, scadrà il 31 maggio”.
“In tale prospettiva, il Dirigente comunale del 1° Settore Tecnico/Ambiente, con Determina n. 1290 del 25/11/2020, ha affidato l’incarico per la redazione della relazione di chiusura dell’appalto “Servizi di igiene urbana e gestione integrata dei rifiuti solidi urbani sul territorio comunale” e per il supporto al Responsabile Unico del Procedimento (RUP)”.
“Costo dell’incarico: € 6.978,40. Motivo dell’affidamento: la complessità della particolare tematica suggerisce di individuare specifiche professionalità in grado di fornire adeguato supporto al RUP nelle attività di chiusura dell’appalto; sussiste pertanto la necessità di individuare idoneo professionista esterno stante la carenza di specifiche professionalità in grado di svolgere pienamente le relative attività”.
“La Società affidataria è la stessa a suo tempo incaricata di redigere il bando di gara decennale (Determina n. 881/2018, compenso: € 38.064,00), ed è la stessa aggiudicatasi l’esecuzione del Servizio decennale di Direttore Esecuzione del Contratto-DEC (Determina n. 162/2020, compenso € 369.050,00)”.
“Ferma restando la legittimità degli atti e delle procedure, il sottoscritto aveva già sollevato, all’epoca, perplessità riguardo il fatto che la medesima Società redigente il bando di gara decennale, dove era previsto, tra gli altri, il Servizio DEC, si aggiudicasse l’esecuzione proprio di quel Servizio. Ma tant’é”.
“Perplessità che ora aumentano poiché, “non essendovi professionalità adeguate” negli uffici comunali (come dichiarato dal Dirigente), l’identica Società esterna sarà pagata quasi 7mila euro per curare la relazione di chiusura di un appalto che va avanti dal gennaio 2014 e fornire supporto a quegli stessi uffici comunali che per anni hanno seguito la corretta esecuzione dell’appalto (peraltro dopo che il Tar del Lazio ha ribaltato le decisioni della Commissione di gara nominata dal Comune, al termine di quasi due anni e mezzo di proroga del Servizio con tutta una serie di anomalie procedurali evidenziate nel tempo dal sottoscritto, anche e soprattutto riguardo l’esecuzione del Servizio raccolta rifiuti)”.
“E le domande da porsi sono tante, al di là della Società incaricata di chiudere il vecchio appalto e dei relativi costi. In primis, perché in occasione del bando decennale si è deciso di esternalizzare il Servizio DEC (costo oltre 360mila euro) se da mesi (anni) tale Servizio viene svolto da personale degli uffici comunali?”.
“Perché lo stesso personale degli uffici comunali (RUP escluso) che sinora ha avuto l’adeguata professionalità per svolgere il Servizio DEC, tra l’altro redigendo e sottoscrivendo il “certificato di regolare esecuzione” del Servizio raccolta rifiuti (vedere le Determine di liquidazione della fatture presentate da Tekneko, da ultimo la Determina n. 462 del 23/3/2021), non sarebbe in grado di curare direttamente la relazione di chiusura dell’appalto ed i correlati adempimenti?”.
“La Società incaricata terrá conto che le fatture emesse da Tekneko sono state liquidate dal Comune per l’intero importo fatturato, considerando quindi il Servizio correttamente eseguito e rispondente alle prescrizioni contrattuali, nonché del Capitolato Speciale d’Appalto, seppur con la postilla che l’importo liquidato non escludeva, ma rinviava al primo mese utile e/o successivi mesi, l’applicazione di eventuali decurtazioni del canone mensile di servizio derivanti dalle risultanze della valutazione tecnica/economica”?
“La relazione di chiusura dell’appalto sarà preceduta da idonea valutazione tecnico/economica che tenga conto delle numerose anomalie emerse negli anni rispetto allo svolgimento del Servizio raccolta rifiuti (percentuali di raccolta differenziata effettivamente raggiunte, mancata implementazione del Servizio degli Ispettori ambientali, rimozione di scritte e manifesti dai muri di edifici pubblici, rimozione delle deiezioni canine dal suolo pubblico, subappalto e corretto svolgimento della manutenzione ordinaria delle aree verdi comunali, indebita occupazione dell’area artigianale in località Villa Senni oltre i primi sei mesi dall’avvio del Servizio e sino al dicembre 2019, nonostante le ripetute Ordinanze emanate dal Comune, ecc.)?”.
“Sara valutato se gli impegni assunti da Tekneko con la sottoscrizione dell’atto di sottomissione in occasione dell’approvazione della “Perizia di variante al Capitolato Speciale d’Appalto per variata distribuzione della spesa senza aumento della spesa” (Determina n. 350/2017), hanno trovato puntuale applicazione?”.
“Le verifiche propedeutiche alla corretta chiusura dell’appalto, terranno conto dei contenuti dell’accordo di transazione prot. n. 19851 del 27/5/2019, sottoscritto dal Comune e dalla Tekneko ed approvato con Determina n. 314/2019, accertando l’avvenuta cessione all’Amministrazione comunale dell’isola informatizzata “ID BOX” (sita in Piazzale San Nilo)?”.
“E molti altri quesiti che sorgono spontanei osservando il crescente ed avanzato stato di degrado in cui versa, da anni, Grottaferrata, nonostante i costi del Servizio raccolta rifiuti pagati dai Cittadini col versamento della TARI”.
“L’auspicio è che gli “addetti ai lavori” (specie i Consiglieri comunali di minoranza) svolgano il fondamentale ruolo di controllo a cui sono preposti, vigilando con attenzione sulla delicata fase di chiusura dell’appalto avviato nel 2014 (tenendo a mente, tra l’altro, che il Piano TARI recentemente approvato dalla Giunta Andreotti presenta costi in aumento)”.