Grottaferrata, Garavini e Pavani (#FareRete): Appello all’unità del centrosinistra per vincere e governare
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei consiglieri di Grottaferrata Massimo Garavini e Veronica Pavani (#FareRete).
#FareRete è una funzione di innovazione civile nata per ricostruire dal basso una speranza nella città al fine di riqualificare la politica ormai da troppo tempo considerata da molti come il principale luogo dell’abbandono della nostra comunità, specialmente dopo il fallimento del finto civismo andreottiano. Siamo impegnati da tempo nel tentativo di realizzare una alleanza per lo sviluppo sostenibile che possa consentire la riscoperta del valore della Politica intesa come servizio responsabile, partecipativo e solidale alla polis, ossia come amore per la propria comunità.
Tuttavia, per tornare ad essere credibili nel paese, occorre discontinuità di indirizzi e comportamenti politici capaci di interpretare un autentico percorso di rinnovamento. A nostro avviso, discontinuità vuol dire anzitutto superare gli ostacoli che hanno nel tempo impedito la costruzione di una aggregazione capace di interpretare i bisogni dei cittadini e di rimettere al centro del sistema paese la politica.
Sono anni che Grottaferrata vive nell’incertezza. Abbiamo bisogno di scelte chiare e intorno ad esse è necessario costruire un nuovo gruppo dirigente, che tenga conto di nuove energie emerse in questi anni nella società, di una nuova generazione, di una potenziale classe dirigente che, intorno ad un progetto autorevole, riconosciuto anche nella società civile, ritrovi collegialità di direzione e solidale corresponsabilità.
Il centrosinistra va oggi ripensato in un rapporto organico tra partiti e forze civiche collocate in una specifica area di riferimento. Tutto è in discussione e non è più possibile rimanere rinchiusi nelle vecchie certezze. Essere vicini ad un campo largo europeista, democratico, progressista, riformista, ambientalista, ma anche liberale e popolare per noi vuol dire essere più chiari e riconoscibili nella nostra idea di società, nel nostro essere alternativi alle destre sovraniste e ad un civismo di circostanza funzionale solo al raggiungimento del potere.
Per questo come movimento civico abbiamo avviato approfondimenti ed incontri su temi di interesse generale, favorendo l’attivazione di forme di dialogo e di partecipazione democratica tra forze politiche e civiche di centrosinistra in ascolto delle istanze dei cittadini. Da questi incontri e webinar sono scaturite azioni specifiche in consiglio comunale e nella città, che hanno in parte alimentato proposte concrete messe a servizio del bene comune. Da queste attività sono emersi dei punti programmatici che riteniamo fondamentali per favorire oggi l’avvio di una nuova fase. Non più solo seminari alla ricerca di singoli temi condivisi con le altre forze politiche di minoranza, bensì l’avvio di una piattaforma politico-programmatica permanente di confronto con tutte (NESSUNA ESCLUSA) le forze di centrosinistra di Grottaferrata per verificare le condizioni di una possibile alleanza in vista delle prossime elezioni amministrative.
Noi sogniamo un centrosinistra unito a forte trazione civica che possa avviare da subito, già entro la fine di luglio, una discussione tematica, condividendo una visione di futuro all’insegna dei punti dell’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile che consente di tenere insieme cultura e sviluppo economico nel rispetto della biodiversità, mediante l’adeguamento di tutti quegli strumenti strategici che un ente pubblico può utilizzare per governare e orientare la crescita di complessità. Il nostro auspicio è che si promuovano politiche strategiche che tutelino la qualità di vita dei cittadini, attuando progettualità frutto di un’attenta analisi del territorio e dell’ascolto della comunità residente, coinvolgendo persone, associazioni, scuole e lavoratori di tutte le categorie.
In concreto, chiediamo di partire dai seguenti possibili punti:
- – analisi dei luoghi dell’abbandono e individuazione delle adeguate destinazioni per il loro ripristino;
- – risoluzione del problema della viabilità attraverso la progettazione di interventi infrastrutturali strategici;
- – potenziamento del progetto stazione;
- – piano rifacimento strade e marciapiedi;
- – programmazione di interventi mirati alla tutela del verde e alla piantumazione di nuovi alberi;
- – riqualificazione e apertura dei parchi;
- – analisi demografica;
- – recepimento PTPG;
- – aggiornamento DPI;
- – approvazione del nuovo piano regolatore a forte contenimento del consumo di suolo in accordo alle direttive europee, che affronti seriamente, risolvendola, anche la questione storica dei nuclei sorti spontaneamente;
- – riuso del patrimonio edilizio esistente;
- – riduzione sprechi idrici;
- – efficientamento energetico di scuole ed edifici pubblici;
- – ripristino e rilancio di tutti gli organi di partecipazione dei bambini, degli adolescenti e dei giovani;
- – creazione di nuovi spazi per la aggregazione sociale ed il coworking per i giovani;
- – promozione di iniziative volte alla valorizzazione dell’educazione alla cultura della legalità e alla salvaguardia dei beni archeologici, culturali, naturali e artistici del territorio;
- – adesione a reti nazionali per lo sviluppo sostenibile in collaborazione con università ed enti di ricerca per trasformare Grottaferrata nella città della sostenibilità, della fraternità e della cultura;
- – rilancio dell’associazionismo produttivo sociale e culturale e del turismo sostenibile promuovendo nuovi modelli di sviluppo;
- – riorganizzazione della fiera secondo un modello a carattere rinnovato;
- – adesione alle reti sovracomunali che promuovono le buone pratiche e la tutela dei beni comuni, favorendo la visione della economia circolare;
- – rilancio del PIP
- – pianificazione strategica per l’ampliamento della pianta organica del comune e avvio del processo di digitalizzazione ed innovazione tecnologica dell’ente e del territorio;
- – attivazione di un ufficio amministrativo dedicato ai finanziamenti europei, inserendo il comune in un partenariato strutturato;
- – condivisione con la cittadinanza di tutte le scelte amministrative strategiche;
- – promozione di una cultura amministrativa e di una visione di città ispirate ai principi generali del consumo zero di suolo e del rifiuto zero.
Occorre, in altre parole, tornare a confrontarci su questi e tanti altri temi al fine di scrivere tutti insieme una nuova e credibile proposta unitaria di governo di questa città distrutta da quattro anni di nulla amministrativo.
Facciamo appello, dunque, alle altre forze politiche con particolare riferimento ai gruppi civici ed ai principali partiti affinché non si indugi oltre e si proceda subito con un tavolo politico da cui, nei prossimi mesi, dovranno scaturire il perimetro della futura alleanza, i programmi dettagliati e chiari di ciò che si intende realizzare, nonché la persona più adatta a rappresentare il progetto. Incontrarci significa metterci fin da ora all’opera per cercare strade nuove affinché i veri protagonisti della vita del nostro paese tornino ad essere tutti i cittadini.
Vogliamo contribuire alla costruzione di un progetto per Grottaferrata che, nel rispetto e nel reciproco ascolto, sappia parlare a tutti, all’ elettorato e al Paese intero. Un progetto libero e aperto, partecipativo e solidale, che rompa ogni forma di conformismo. E’ necessario uscire dai vecchi schemi che determinavano una vita politica asfittica, costruita su elementi conflittuali più che sul confronto democratico. Con la proposta di incontrarci, intendiamo contribuire alla decisione di impiantare la proposta politica su solide fondamenta cui devono poggiare il pensiero critico e il confronto delle idee.
E’ necessario unire, perché l’unità è un bene prezioso che va difeso e affermato in qualsiasi circostanza. Il confronto chiaro e la democrazia favoriscono la coesione, non la minacciano! Ci sono stati gravi errori che coinvolgono la responsabilità di molti e in qualche misura di tutti, e ritardi anche nell’azione della costruzione di un progetto alternativo all’attuale Amministrazione che non possono essere sottaciuti. Altrettanto evidenti sono le ragioni politiche e grandi responsabilità che hanno consegnato il paese al governo di un finto civismo funzionale solo alla gestione del potere. Alcune divisioni e conflittualità nel campo del centrosinistra non sono state ancora superate.
Non basta la retorica del cambiamento, né un generico richiamo all’orgoglio. Il centrosinistra, a nostro avviso, si presenta oggi impoverito negli strumenti di formazione e comunicazione con una vita politica poco partecipata. Quando la partecipazione ai processi decisionali viene considerata superflua, la democrazia va in sofferenza.
E’ fallito il modello di direzione leaderistica, fondata su deleghe in bianco a ristretti gruppi di comando e deboli sistemi collettivi di formazione delle idee e delle decisioni. Dobbiamo rendere più efficace e convincente la nostra mobilitazione nel Paese, la nostra azione deve diventare credibile e forte, le nostre proposte, alternative presso l’opinione pubblica, devono diventare realtà.
Bisogna cambiare rotta, dicendo chiaramente quali sono i nostri alleati e quali sono i nostri avversari. Soprattutto quale progetto per Grottaferrata si intende ricostruire.
Per tornare a essere un vero raggruppamento vincente è necessario colmare la distanza che si è creata con la società civile e ritrovare la capacità di interpretare i segni dei tempi ed i problemi dell’oggi.
Per tornare domani al governo, oggi c’è bisogno di un’opposizione democratica, anche nel Paese, nella società. Per essere forte ed efficace l’opposizione deve organizzarsi ed essere unita, deve darsi strutture, organizzazione, regole democratiche condivise. Deve anche collegarsi subito alle altre forze politiche. Deve sviluppare la relazione e l’interlocuzione con l’associazionismo economico, civico e politico, con i soggetti del volontariato e del terzo settore.
Abbiamo bisogno di un polo progressista vivo, che reagisca ai propri errori, che sappia cambiare anzitutto le proprie politiche, che guardi al futuro, mettendo in campo risorse umane e capacità intellettuali in grado di mobilitare le forze migliori del paese per costruire una piattaforma programmatica capace di contrastare una destra populista e un finto civismo che sin dal suo insediamento ha mostrato tutti i suoi limiti culturali e amministrativi.
La tendenza alla personalizzazione della politica è un connotato delle moderne democrazie e del rapporto tra mass media e politica. Da ciò ne deriva che decisioni del massimo rilievo siano assunte in modo non trasparente e al di fuori di ogni confronto nelle sedi democratiche, come in questi anni è accaduto. Una corretta e democratica gestione unitaria è il solo antidoto efficace a questa tendenza, teso a far sì che la domanda di rapidità nelle scelte e di efficienza comunicativa non si traduca nel personalismo e nella solitudine del potere.
Per tornare a vincere è necessario costruire luoghi di decisione più democratici e collegiali e trovare maggiore centralità e occasioni di partecipazione!