Grottaferrata – Giornata della Memoria, Andreotti scrive alle scuole
Il sindaco di Grottaferrata Luciano Andreotti, in occasione della Giornata della Memoria 2021 ha inviato, come da tradizione nel corso dell’intera consigliatura, una lettera ai presidi e ai direttori didattici delle scuole di ogni ordine e grado presenti a Grottaferrata.
Nella missiva, condivisa dall’assessore alla Cultura Marco Bosso e dal delegato alle Politiche scolastiche Franco Antonio Sapia, l’obiettivo di rammentare l’importante giornata in ricordo delle vittime dell’Olocausto che si celebra il 27 gennaio, ricorrenza della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, luogo simbolo del dramma della Shoah.
“La pandemia che da circa un anno ci affligge con le limitazioni del caso ci ha riportati a una visione semplice e pura ma concreta e spesso dura della realtà” scrive il primo cittadino.
“Agli alunni è mancata la didattica in presenza, il rapporto con i compagni di banco, la socializzazione nell’apprendimento. Qualcuno in questo frangente pensando di fare una battuta ha scritto: ‘Ricordiamoci che ai nostri nonni fu ordinato di andare in guerra, a noi stanno chiedendo di stare sul divano’ e, malgrado ciò, i sacrifici imposti sono stati e sono pesanti: è difficile rinunciare alla propria libertà“.
“Riflettiamo un attimo su quella battuta” prosegue Andreotti, “non dimentichiamo il senso storico e politico di quegli avvenimenti ormai lontani nel tempo, ma la cui comprensione è indispensabile per interpretare correttamente il presente. Ecco perché credo indispensabile l’apporto della classe docente, che dia testimonianza semplicemente parlandone“.
“Come disse Liliana Segre con un discorso al Parlamento Europeo il 20 gennaio 2020: ‘È mio dovere parlare nelle scuole, testimoniare. Ma non posso più parlare di me e delle mie compagne. Sono io che salto fuori. Quella ragazzina magra, scheletrita, disperata, sola. E non lo posso più sopportare perché sono la nonna di me stessa e sento che se non smetto di parlare, se non mi ritiro per il tempo che mi resta a ricordare da sola e a godere delle gioie della famiglia ritrovata, non lo potrò più fare. Perché non ce la farò più.
Anche oggi fatico a ricordare, ma mi è sembrato un grande dovere accettare questo invito per ricordare il male altrui. Ma anche per ricordare che si può, una gamba davanti all’altra, essere come quella bambina di Terezin in che ha disegnato una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Io non avevo le matite colorate forse non avevo la fantasia meravigliosa della bambina di Terezin. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati. Questo è un semplicissimo messaggio da nonna che vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali. Che siano in grado di fare la scelta. E con loro e con la loro responsabilità e la loro coscienza, essere sempre con la farfalla gialla che vola sopra ai fili spinati’“.
“Vi ringrazio” conclude il Sindaco “per il vostro difficile, quotidiano lavoro e per quanto vorrete fare anche in questa circostanza“.