Grottaferrata, giorno del ricordo: il commissario straordinario scrive alla città

Grottaferrata, giorno del ricordo: il commissario straordinario scrive alla città

Grottaferrata – Il commissario straordinario di Grottaferrata, viceprefetto Giancarlo Dionisi in occasione del Giorno del Ricordo 2022, ha inviato una lettera aperta alla città, ricordando il senso fondamentale e l’importanza civile di un momento di commemorazione come quello che ogni anno, dal 2004, il 10 febbraio l’Italia dedica alla memoria dei martiri italiani d’Istria e Dalmazia delle Foibe.

“Dal 2004 ufficialmente la nostra Repubblica ha istituito per legge il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale italiana ricorrente che si celebra il 10 febbraio di ogni anno con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra”.

“Numerose testimonianze, alcune delle quali ancora dirette, sono presenti, vive e attive nel nostro Paese” prosegue il viceprefetto.

grafiche febbraio

“Si tratta di veri e propri presìdi di identità che la violenza avrebbe voluto negare con la repressione e la morte, mentre l’oblio per troppi anni ha rischiato di fare il resto: lasciare intere famiglie italiane senza il pegno di memoria collettiva che invece, doverosamente, offriamo alle sofferenze, alle discriminazioni e ai soprusi da loro subiti”.

“La comunità cittadina di Grottaferrata – e anche altri comuni dei Castelli Romani – scrive ancora il commissario straordinario –  sono stati sempre affettuosi custodi e amici di questi connazionali che alla fine della Seconda Guerra Mondiale in molti casi si sono aggregati da zero, in altri sono tornati a terre di origini lontane che molti di loro non avevano neppure mai conosciuto”.

grafiche febbraio 2022

“Un tempo abbastanza lungo, quello che ci separa da quei tragici anni, non solo per conoscere e far conoscere meglio alle nuove generazioni la tragedia delle foibe e l’odio razziale anti-italiano da cui è generata la “cacciata” dalle terre d’Istria e Dalmazia dei nostri connazionali ma, di più, per tornare a riflettere sul concetto sempre attuale di confine”.

“Se, infatti, sovranità, popolo e territorio sono i tre elementi che caratterizzano l’esistenza stessa di una nazione, i quasi otto decenni trascorsi da allora hanno fortunatamente insegnato ai popoli europei il valore positivo del confine come tratto d’unione, porta aperta, mano tesa verso i popoli e gli individui vicini, fratelli e sorelle di una Europa unita e in pace”.

“Un concetto, questo, sempre attuale e sempre da ricordare. In nome di chi ha sofferto e ancora di più di chi sta soffrendo”.

“L’Europa che ricorda, l’Europa che troppe volte nella Storia è stata campo di battaglia, l’Europa genesi del pensiero classico, centro della cristianità e fonte dell’Illuminismo e delle filosofie positive sulle quali basiamo gran parte delle nostre più belle tradizioni, deve ora trovare la forza di fare un passo in più verso la pacificazione reale dei conflitti ancora latenti. Perché alla logica dell’inimicizia, del predominio e delle truppe armate si anteponga davvero, fino all’ultimo tentativo possibile, la forza del dialogo.

E proprio il ricordo delle sopraffazioni trascorse e speriamo trapassate con il Novecento sia il veicolo della saggezza messaggera di un bene comune che sappia realmente accomunarci. Come cittadini europei, donne e uomini liberi in un mondo che vuole vivere per la Pace e non intende in alcun modo accettare oltre il protrarsi di logiche di persecuzione e martirio in nome di qualsivoglia identità nazionale. Perché quello che è stato non accada mai più” conclude il commissario Dionisi.

Last Updated on 9 Febbraio 2022 by

Redazione 2

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