Grottaferrata, nato ufficialmente il Biodistretto dei Castelli Romani
Grottaferrata – Ieri, giovedì 7 aprile 2022, nell’aula consiliare di Palazzo Consoli, il commissario straordinario di Grottaferrata, viceprefetto Giancarlo Dionisi assieme a tutti i sindaci dei comuni promotori (Colonna, Marino, Frascati, Monteporzio Catone, Rocca di Papa) e agli altri soci fondatori, gli imprenditori agricoli e agroalimentari, le aziende dei vari settori economici coinvolti, i singoli, associati e gli operatori del sociale, di fronte alla notaia, dottoressa Eva Cremona, hanno sottoscritto formalmente l’atto costitutivo dell “Associazione Biodistretto Castelli Romani”, organizzazione senza scopo di lucro con sede a Grottaferrata.
L’organismo, una sorta di joint-venture pubblico/privata, mirato allo sviluppo della coltivazione e degli allevamenti biologici oltre che della valorizzazione e della promozione del territorio interessato, nasce dopo un percorso organizzativo durato oltre due anni nel corso dei quali gli attori coinvolti hanno operato tutti nella direzione della costituzione ufficiale, avvenuta appunto ieri, dell’associazione che sarà il cuore pulsante del Biodistretto, come previsto dalla Legge Regionale 11/2019.
IL RUOLO DEL BIODISTRETTO – Il Biodistretto dei Castelli Romani svolgerà la propria attività, diretta e indiretta, nel settore della produzione agroalimentare, dell’ospitalità, della valorizzazione e della conservazione dell’ambiente, del paesaggio e della natura, del turismo responsabile, nel settore dell’informazione, della formazione e ricerca prevalentemente nell’ambito territoriale dei Comuni soci.
Nello specifico la neonata associazione è di fatto soggetto responsabile dell’elaborazione e dell’attuazione del Piano Triennale di Sviluppo, in conformità con gli obiettivi indicati dai soci nelle assemblee generali e con quanto previsto dalle indicazioni degli strumenti di programmazione dello sviluppo del settore agricolo e degli altri strumenti di programmazione comunitaria, nazionale e regionale.
Al termine di ciascun triennio il soggetto gestore dell’Associazione trasmetterà alla Giunta Regionale una relazione sull’attuazione del Piano che ogni anno vedrà dei pit- stop destinati a relazioni di medio termine.
Presidente del Biodistretto dei Castelli Romani è stato nominato il professor Franco Antonio Sapia, imprenditore agricolo, socio fondatore dell’associazione e tra i principali animatori dell’iniziativa.
La neonata associazione, da statuto, provvederà dunque a istituire il coordinamento dei Sindaci e il Tavolo Tecnico e di Consultazione, con gli attori sociali che hanno dato vita al Comitato Promotore dell’Associazione quale strumento di partecipazione attiva degli addetti ai lavori e di coinvolgimento di eventuali portatori di interesse non aderenti al Biodistretto.
IL COMMISSARIO DIONISI:”BIODISTRETTO OCCASIONE DI PROGRESSO AUTENTICO” – Particolarmente soddisfatto il commissario straordinario di Grottaferrata, Dionisi: “Sono lieto e onorato di essere stato, come rappresentante del Comune di Grottaferrata, primo firmatario di questo importante atto costitutivo che apre le porte alla nascita di una nuova idea di territorio, di sviluppo e di partecipazione attiva ad esso da parte di enti pubblici e attori privati che, alla pari con le pubbliche amministrazioni, potranno progettare, co-progettare, programmare azioni che concorrano al meglio alle finalità e agli obiettivi comunitari, nazionali e regionali in settori ormai strategici come l’ambiente e la produzione agroalimentare nel più ampio contesto di transizione ecologica”.
“In tal senso – aggiunge Dionisi – non posso che ringraziare tutti i sindaci e le amministrazioni promotrici per le quali auspico un coinvolgimento costante e crescente per allargare in termini qualitativi il raggio d’azione del Biodistretto”.
“Formulo inoltre gli auguri di buon lavoro al presidente Sapia e, interpretando lo spirito e le emozioni che ne muovono l’operato, lo invito, come da lui stesso più volte proposto, a veicolare il lavoro del Biodistretto, ampliandone ulteriormente i confini, ai due ambiti che più e meglio di altri guardano al futuro conferendo ad esso il fondamentale apporto di speranza: la scuola e il terzo settore, già peraltro presente all’atto costitutivo del progetto con Agricoltura Capodarco. Dai giovani e dagli operatori del sociale dipenderà, oltre allo sviluppo, il vero progresso e la crescita della società tutta che questo progetto intende lasciare in eredità alla comunità dei Castelli Romani” ha concluso il viceprefetto Dionisi.