Grottaferrata, occupazione abusiva alloggio ATER: Nessuna menzogna dell’amministrazione comunale
Grottaferrata – Riportiamo di seguito il comunicato sull’occupazione abusiva dell’alloggio ATER e sulle parole dell’inquilina.
“Restiamo basiti dalle dichiarazioni della signora apparse sulla stampa online in merito all’occupazione, ripetiamo, abusiva di un alloggio pubblico dove si accusa l’amministrazione di essere menzognera.
“Non è intenzione di questa Amministrazione dibattere con la giovane occupante tramite la stampa locale né con gli eventuali suggeritori. Nel dettaglio, infatti, la situazione e la sua evoluzione non possono essere rappresentati sui giornali: chi ha a cuore le difficoltà delle persone non le usa, non le strumentalizza per fare politica e per sminuire l’attento e incessante lavoro sul sociale dell’Amministrazione”.
Così in una ulteriore nota il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti e l’assessora alle Politiche sociali, Tiziana Salmaso tornano a intervenire sugli sviluppi dell’occupazione abusiva di un alloggio Ater nel territorio comunale e sulle successive false dichiarazioni riportate dalla stampa on line, lesive dell’onore e della credibilità dell’Amministrazione comunale di Grottaferrata e in particolare del sindaco Luciano Andreotti indebitamente e ingiustamente accusato di aver dichiarato falsità in merito alla gestione della vicenda.
Il sindaco Luciano Andreotti e l’assessora Tiziana Salmaso ci tengono a ribadire come ovviamente restino “a disposizione nelle sedi opportune per fornire i dettagli del caso”.
“In questa incresciosa situazione l’Amministrazione ha fornito risposte conservando l’equilibrio tra legalità e supporto alla difficoltà rappresentata. Nasce tuttavia il sospetto che la questione sia gonfiata ad arte per scopi politici. Non vorremmo pensare che questo diventi un modo per legittimare un’occupazione abusiva di un alloggio che di diritto spetta a chi è in graduatoria”.
“Sarebbe in tal senso coerente e opportuno dare anche voce e anche a chi è si visto sottrarre un alloggio popolare che gli spetta di diritto” annotano ancora Andreotti e Salmaso.
E’ bene ricordare in tal senso che l’Amministrazione comunale basa il suo agire politico-amministrativo, in questo caso soprattutto legale in coerenza con una programmazione generale, che nell’ultimo anno e mezzo ci ha visti in costante azione (spesa alimentare, contributi affitti, sostegno psicologico gratuito solo per citarne alcuni).
Contestualmente attenziona in modo sinergico con gli uffici dei servizi sociali tutte le singole situazioni che chiedono sostegno.
Per tornare al caso specifico si ribadisce che la signora è stata ricevuta dal Sindaco, prima ancora dai Sevizi sociali, ufficio al quale in tali casi si fa riferimento, che hanno proposto soluzioni concrete per scongiurare l’occupazione abusiva dell’alloggio.
L’assessora, in tal senso, è costantemente in condivisione con le azioni dei Servizi sociali che si sono da ultimo rapportate con Ater, ente titolare degli alloggi che ha dettato le condizioni per evitare lo sfratto prima della comunicazione di restituzione dell’immobile occupato abusivamente inviata alla signora.
A quanto risultato agli uffici e alla stessa Ater, però, nessuna delle “soluzioni ponte” individuate e consigliate all’occupante è stata nel frattempo messa in pratica.
Detto ciò si torna a ripetere come da ultimo la mattina del giorno delle operazioni di restituzione dell’alloggio Ater in Comune si è tenuto un briefing con l’ufficio Politiche Sociali, il funzionario Ater incaricato e lo stesso Sindaco.
In questo briefing gli uffici hanno ribadito la regolarità delle procedure per la restituzione dell’alloggio pubblico. Il Sindaco ha chiesto quindi al funzionario di valutare l’opportunità, stante la situazione Covid e l’estate in arrivo, chiedendo di posticipare a settembre il procedimento di restituzione. Al fine di dare modo alla giovane signora di organizzarsi. Tutto ciò è verificabile.
“L’Amministrazione non dice bugie per vantarsi di risultati ottenuti” aggiungono Andreotti e Salmaso.
“Si tratta di operazioni amministrative in piena e libera coscienza che sarebbero state condotte per qualsiasi cittadino di Grottaferrata si fosse trovato nelle medesime condizioni” chiosano.
“Quello che stona e pone più di un interrogativo crediamo legittimo – aggiungono Andreotti e Salmaso – è come mai si metta in dubbio l’agire del Sindaco? O le azioni realmente concertate in sinergia con i Servizi Sociali da parte dell’assessora. Qual è il messaggio che si intende far passare? Da parte di chi?”
“Quello che resta – scrivono in conclusione il sindaco e l’assessora Salmaso – è la consapevolezza da parte dell’Amministrazione delle problematiche alle quali occorre dare risposte ma resta anche il fatto che non si possono accettare pratiche illegittime a danno di altri”.
“Questa Amministrazione garantirà sempre la legalità amministrativa a vantaggio di tutti, rimanendo sempre a disposizione della propria cittadinanza nel cercare tutte le possibili risposte a chi è in difficoltà mettendo in atto soluzioni individuali e mirate ai bisogni specifici e complessi delle persone con la presenza, l’ascolto e l’agire politico concreto, nel tentativo di rimuovere il disagio rappresentato dai cittadini di Grottaferrata”.