Grottaferrata, Passini sulla gestione dell’ex Bazzica
“Quattro anni fa mi ero innamorata, ci eravamo tutti innamorati di un’idea, di un progetto di valorizzazione e rilancio della nostra città. Questa visione, che era stata premiata dai cittadini, avrebbe dovuto recuperare luoghi degradati, avrebbe dovuto “ricucire” piazze e riallacciare stretti i nodi della nostra comunità, dei nostri luoghi comuni”.
A parlare è la presidente del Consiglio comunale Francesca Maria Passini. “Quella visione è rimasta tale, è stata tradita, perché in questi 4 anni – fatti chiaramente salvi i mesi più duri della pandemia – gran parte di quello che era stato promesso alla città non è stato realizzato, ma neanche avviato e neppure discusso”.
“In queste ultime ore ad amareggiarmi ancora una volta è quanto sta accadendo attorno all’ex Bazzica: doveva venirne un luogo di socialità e di assistenza, ed invece forse secondo uno stretto cerchio di consiliori del sindaco dovrebbe essere realizzato un ostello per la gioventù.”
“Ma quale gioventù? I ragazzi che visitano Roma e che cercano un alloggio economico e per poco tempo e che non hanno quindi alcun contatto col nostro territorio? O quali altri giovani?”, prosegue.
“La delusione è enorme: più volte su questo tema ho invitato i miei colleghi di maggioranza e soprattutto il sindaco ad avviare il percorso che doveva portare a realizzare un luogo di accoglienza e conforto di cui il nostro territorio, soprattutto in accezione femminile, ha enorme bisogno.”
“Magari una casa famiglia per donne in difficoltà. Invece, seguendo logiche che mi riesce impossibile comprendere, stravolgendo la finalità sociale imposta per questo tipo di immobili, si sta cercando di cogliere al volo l’occasione per realizzare qualcosa che non è un bisogno primario di Grottaferrata”.
“Ciò che ferisce, da cittadina e da consigliere comunale, è ancora una volta, l’assoluta mancanza di condivisione e di confronto, logiche che continuo a non comprendere secondo quello spirito di coralità che doveva caratterizzarci. Ci eravamo tutti innamorati di un qualcosa che non c’è stato, di una visione che, evidentemente, era stata evocata per raccogliere consenso”.
(Foto Dicembre 2020)