I Castelli Romani scendono in piazza contro la riapertura di Roncigliano
Di Federica Mariotti
È stata una manifestazione vivace, molto partecipata e sentita quella che si è svolta ad Albano venerdi 10 settembre chiedendo a gran voce la chiusura della discarica di Roncigliano. Tutela dell’ambiente e salvaguardia della salute di tutti i cittadini sono le principali richieste di chi ha partecipato al corteo, che ha visto la presenza non solo dei comitati e delle associazioni albanensi che da giorni si battono in prima linea, ad iniziare dal Comitato Permanente che giornalmente presidia l’entrata della discarica.
Hanno partecipato alla manifestazione anche collettivi ed esponenti politici nazionali, come la senatrice di Sinistra Italiana, Elena Fattori, e locali come Carlo Cortuso, consigliere comunale d’opposizione a Nemi nella Lista Civica Ricomincio da Nemi “come gruppo consigliare” – spiega “appoggiamo totalmente questa manifestazione, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente riguarda tutti. In sede di Consiglio Comunale abbiamo chiesto all’amministrazione di prendere una posizione chiara e netta in merito”.
Dello stesso avviso anche la rappresentanza di Diritti in Comune proveniente da Ciampino “Siamo qui” – spiegano “per portare solidarietà agli abitanti di Albano che vivono e vivranno il dramma di questa discarica. La questione ambientale è per noi molto importante e da tempo siamo impegnati contro l’inquinamento che deturpa i nostri territori”.
Tra le bandiere e gli striscioni che animano il corteo anche altre realtà territoriali: Dopo Lavoro Ferroviario di Velletri; il Collettivo Rocca Cencia; Il Comitato di Quartiere di Santa Palomba; l’ANPI; le attiviste di Non Una Di Meno Castelli Romani; il Mercato Contadino di Ariccia; Giardino Popolare dei Castelli Romani.
A guidare il corteo, dietro la mitica panda grigia metallizzata allestita a carro funebre, con tanto di bara sul tettuccio e altoparlanti da cui viene diffusa l’ironica Grazie Roma, il Comitato No Inc di Albano. Presente alla manifestazione, come annunciato sui social, anche parte della giunta comunale di Albano con il sindaco Massimiliano Borelli sollecitato più volte ad emettere un’ordinanza di chiusura.
La questione, tuttavia, sembra essere più complicata come spiega ad Info il primo cittadino: “Come amministrazione, abbiamo fatto tutti gli atti necessari per sospendere l’ordinanza di riapertura emessa dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, unica responsabile della riapertura. Il ricorso che abbiamo fatto al TAR è stato accolto con esito negativo.
L’ordinanza di chiusura senza i presupposti di pericolosità, come evidenziato dalla sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale, verrebbe annullata dal Prefetto con il rischio di incombere in sanzioni di tipo penale per abuso d’ufficio e interruzione di servizio di pubblica necessità. I sindaci dei comuni dei Castelli – ha proseguito Borelli – hanno chiesto alla regione Lazio e alla Città Metropolitana di Roma, l’avvio di un iter di caratterizzazione idrogeologica di bonifica. Dopo il rinvenimento di rifiuti, ho diffidato gli enti pertinenti a effettuare a monte della raccolta la verifica sui rifiuti che verranno conferiti a Roncigliano”.
Una presa di posizione chiara quella di Borelli che sottolinea la responsabilità della giunta Capitolina, guidata della Raggi, nei confronti dell’enorme sopruso ambientale che sta colpendo tutti i Castelli Romani.