I suggerimenti della psicologa: Mamme e figli ai tempi del Covid-19
A molti viene quasi spontaneo definire questa situazione “surreale”, io stessa continuo a definirla così: chi non ci ha riso o scherzato su, prima che ci chiedessero ed esortassero a stare chiusi nelle nostre case?
D’un tratto le nostre vite sono state stravolte, un turbine di emozioni dentro ci ha invaso, abitudini che di colpo abbiamo dovuto mettere da parte e niente, piano piano ci siamo dovuti riorganizzare e anche quello che prima odiavamo fare ora ci manca come l’aria.
Ma cosa proviamo in questo momento? Rabbia?
La rabbia ci fa vedere il valore di un ostacolo. Il Covid-19 ci sta impedendo di raggiungere i nostri obiettivi, ci ha tolto qualcosa di nostro come una persona (ad esempio, non tutti hanno la possibilità di vedere i propri cari) o un oggetto, e allora mi arrabbio e questo mi impedisce di stare bene.
Non facciamoci annientare dalla rabbia, usiamola in modo costruttivo: trasformiamola in energia per riprenderci quello che ci è stato tolto. Invece, come ci sentiamo quando perdiamo qualcosa di importante per noi? Tristi. La tristezza ci fa capire che valore ha per noi l’oggetto perduto, ma anche le risorse che abbiamo per recuperalo.
Forse quello che molti provano in questo momento è paura. Paura che molti genitori stanno cercando di nascondere ai propri figli, figli che stanno con loro per un tempo che sembra interminabile. Quando siete a letto, pensieri su pensieri affollano la vostra testa, pensieri su come proteggere i vostri figli e i vostri cari, pensieri su come poter affrontare il giorno che verrà, cosa fare, come farlo e quando farlo. Ci domandiamo quando finirà, ma non abbiamo una risposta: questa risposta, i più piccoli vorrebbero averla perché per loro mamma e papà hanno sempre la risposta a tutto.
Andare a scuola non piace a molti, però, quando stanno troppi giorni a casa, i bambini cominciano ad annoiarsi e alla fine gli manca anche la scuola, i compagni, le passeggiate noiose al centro commerciale, ma… i bambini sanno anche sorprenderci e loro in questi giorni ci stanno regalando anche volti sorridenti, volti pieni di gioia. La gioia ci mostra il valore nuovo di una cosa che riteniamo positiva e piacevole per noi stessi.
Eh sì, loro sono contenti di avere i propri genitori a disposizione per tutto questo tempo. Perché si sa, la maggior parte dei genitori conduce vite frenetiche, sempre a correre, a organizzare, a incastrare attività, dopo la scuola dai nonni poi di corsa in palestra al supermercato, “Domani lavoro, chi va a prendere i bambini?“; “Anche mio marito lavora, vedo se vanno i nonni…“.
Adesso siamo in pausa, in stand-by, ma non eravamo pronti. Teniamo sotto controllo le provviste, abbiamo più tempo per le faccende di casa anche se, a essere onesti, preferivamo non avere tutto questo tempo e avere la scusa per rimandarle a domani. Le scuole ce la stanno mettendo tutta per non far perdere il caro e amato programma agli alunni e molte maestre passano ore a inviare spiegazioni e compiti da fare.
Le mamme hanno le mani nei capelli perché un figlio, quasi quasi, si gestisce, ma con due o di più bisogna fare respiri profondi, certe volte. Fortunatamente, i bambini spesso sanno sorprenderci anche in questo e alla fine finiscono per organizzarsi qualcosa da soli.
Dopo i primi giorni allo sbaraglio, il mio consiglio è quello di dare un po’ una organizzazione alla giornata, che sia flessibile, ovviamente: sveglia in relax (ma non troppo), colazione e compiti, poi si aiuta la mamma a cucinare. A seguire un po’ di svago, gioco all’aperto per chi può, lettura, film la sera. Far sì che le giornate siano organizzate e più o meno prevedibili crea rassicurazione nei bambini e anche negli adulti.
Età permettendo, molte maestre hanno creato gruppi WhatsApp dove è possibile confrontarsi con le insegnanti e con i compagni di classe, così da poter ricreate un po’ il clima della scuola. Sui social network si propongono molte attività. Avete disegnato con i vostri piccoli pestiferi l’arcobaleno con su scritto “#andràtuttobene”?
Sono già passati molti giorni e molti sono a corto di idee sul da farsi. Di attività da proporre ce ne sono tante, ma mi sento di consigliarvi di seguire anche i suggerimenti dei bambini. Utilizzate questi momenti insieme per conoscervi, condividere, sperimentare l’uno le passioni dell’altro. Create nuove routine giornaliere, parlare, raccontatevi, per i più grandi suggerirei di scrivere un diario, potete appuntare ciò che fate, ciò che vorreste fare, come vi sentite, i piccoli possono costruire una grande scatola dove conservare le loro creazioni, i giochi, i lavoretti.
Potreste darvi appuntamento in cucina alle 16,00 per “i 10 minuti della follia” e fare cose buffe tutti insieme. Ecco, prendo spunto da un libro che ho letto qualche anno fa. Potete fare tutti i giorni per 10 minuti qualcosa che non avete mai fatto. Costruite con i più piccoli giochi che in altri momenti avreste comprato: il Memory, Indovina chi?, Forza 4, Affonda la flotta… Riscoprite i giochi che facevate voi da bambini: la campana, saltare la corda, giocare con le pentoline (io facevo i cappuccini più buoni del paese mescolando acqua e terra, meglio se con un po’ di gesso per ricreare il giusto colore!).
Cos’altro suggerirvi? Giochi di ruolo, ritagliare immagini, fare collage… Allenate le vostre mani e stimolate quella che chiamiamo “motricità fine”: muovetevi, create percorsi, sporcatevi le mani, impastate, create, ma non dimenticate che vi potete concedere anche un po’ di noia, perché è da lì che possono nascere numerose nuove idee.
Per concludere, un pensiero speciale va a quelle mamme che hanno bambini un po’ sopra le righe, a quelle con bambini che di fronte a tutto il materiale che viene inviato dalle maestre, anche se attente a ognuno di loro, si fanno prendere dallo sconforto pensando di non riuscire, a quelle con bambini che richiedono una presenza più costante e più attiva.
Per chiunque avesse bisogno di supporto, per le mamme in difficoltà e per i bambini che hanno bisogno di una mano, rimango a diposizione per un confronto telefonico al numero 3493384925.
Dott.ssa Luana Gabriele – Psicologa e Psicoterapeuta, esperta in Disturbi Specifici dell’Apprendimento