Il Covid e le FFP2, quali scegliere e come usarle

Il Covid e le FFP2, quali scegliere e come usarle

Il Coronavirus fa ancora paura e la nuova ondata di pandemia, che sta interessando anche l’Italia, complice anche la nuova variante Omicron, vede minare nuovamente le certezze che avevamo acquisito. Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 28 dicembre sono stati confermati 281.808.270 casi di coronavirus dall’inizio della pandemia e si sono registrati 5.411.759 morti. Sempre alla stessa data sono 8.687.201.202 le dosi di vaccino somministrate per contrastare l’incessante azione del virus. Per quanto riguarda il Lazio il 2022 si è aperto con 9.377 nuovi positivi di cui 6.170 nella provincia di Roma.

Tra le armi a nostra disposizione per combattere il coronavirus, oltre il vaccino con una campagna che continua incessante fino ai bambini di 5 anni, ci sono le mascherine. Chirurgiche o di tipo superiore abbiamo imparato a convivere questi dispositivi diventati di uso comune, prima riservati a particolari ambiti lavorativi. Con il decreto varato lo scorso 23 dicembre, il governo ha stabilito che è fatto obbligo di indossare sempre mascherine all’aperto, anche in zona bianca, ma introduce l’uso obbligatorio, in alcuni casi di quelle FFP2. Queste mascherine infatti rendono possibile, secondo il decreto, l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico, locali e a lunga percorrenza ma anche funivie e seggiovie o eventi sportivi e culturali aperti al pubblico.

Mentre non si applica la quarantena ma un periodo di Auto-sorveglianza di cinque giorni e l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso per le persone asintomatiche che: abbiano ricevuto la dose booster; abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti; siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti. Insomma le mascherine FFP2 sono ritenute oggi tra le soluzioni più efficaci per impedire la trasmissione del virus. I numeri di altri stati hanno dimostrato la loro efficacia nel ridurre la trasmissione del virus. Ma cosa significa FFP2, come acquistiamo quelle giuste? Perché sono ritenute cosi valide?


FFP è l’acronimo di filtering facepiece particles che indica un dispositivo facciale filtrante delle particelle e il numero 2 serve per determinare la capacità di filtrare delle mascherine. Questi sono DPI (dispositivi di protezione individuale) che proteggono sia chi li indossa, ma anche le persone vicine. Le maschere FFP2 filtrano almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0,6 um. Esistono anche maschere FFP3 che offrono una protezione filtrante di almeno il 99% dalle particelle con dimensioni fino a 0,6 um.
Quelle chirurgiche invece, a causa della loro scarsa aderenza al viso, non proteggono chi le indossa, ma le persone che le circondano.


I dispositivi FFP2 sono fatti da strati diversi di materiale che generano cariche elettrostatiche che attirano e catturano le particelle. L’uso di questi dispositivi è raccomandato per un massimo di 8 ore, e una sola volta. Nel caso venga utilizzata in ambienti aperti o per poco tempo, la mascherina che va indossata e tolta con mani sempre sanificate, potrebbe essere riutilizzata. In commercio esistono comunque delle mascherine di tipo FFP riutilizzabili indicate con la sigla R. Nel momento dell’acquisto delle mascherine, bisogna prestare attenzione alla presenza accanto alla marcatura CE di un numero di quattro cifre: quella è la sigla che indica l’Ente che ha certificato il prodotto.

Per essere certi che quel numero corrisponde a un brevetto adeguato al DPI che stiamo acquistando, dobbiamo andare sul database Nando dell’UE, verificare l’esistenza dell’ente certificatore e che lo stesso abbia l’abilitazione ai dispositivi di protezione. Le mascherine FFP2 devono essere realizzate nel rispetto del regolamento UE 425/2016 e rispondere alla norma tecnica EN 149:2001 + A1:2009. Di vitale importanza è che le mascherine siano indossate in modo aderente al viso. Se ad esempio gli occhiali si appannano allora significa che non sono indossate in modo corretto o che quel modello non si adatta ai lineamenti del nostro viso. Solo respirando l’aria filtrata dalla mascherina potremmo sentirci al sicuro da possibili contagi.


Emanuele Scigliuzzo

Last Updated on 22 Gennaio 2022 by

Redazione 2

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