Italia Viva – Ciampino tuona sulla nomina del Dott. Accolla: pronto esposto anticorruzione
Una bufera che non accenna a placarsi quella sulla nomina del Dottor Arturo Accolla quale Amministratore Unico della società Ambi.En.Te Spa, nomina divulgata dal Sindaco di Ciampino attraverso i canali istituzionali il 7 dicembre u.s., Italia Viva prepara esposto anticorruzione
Si grida allo scandalo per l’inconferibilità dell’incarico che a tanti sembra palese, dal momento che Accolla è attualmente in tre Enti Pubblici e Privati:
- Vice Presidente della Società Confservizi Lazio;
- Amministratore Unico Società ASP S.p.A. Azienda Servizi Pubblici del Comune di Ciampino;
- Amministratore Unico Società Am.Bi.Ente S.p.A. del Comune di Ciampino.
“La nomina solleva più di qualche dubbio se pensiamo a quanto stabilito dalla norma per gli incarichi pubblici, argomento di costante attualità, disciplinato da decreto legislativo n. 39/2013, proprio a seguito dell’emanazione della legge anticorruzione n.190/2013. Per tale motivo ne verificheremo la correttezza giuridica” tuona Italia Viva Ciampino.
Italia Viva Ciampino annuncia l’esposto all’Anticorruzione da parte di ben 12 consiglieri comunali appartenenti ai gruppi consiliari di Diritti in Comune, Gabriella Sisti per Ciampino, Italia Viva, Mauro Testa per Ciampino, Movimento 5 stelle, Partito Democratico, Progetto Comune e Siamo Ciampino. Ancora una volta un Consiglio Comunale spaccato a metà.
Il Dlgs.39/2013, all’articolo 1, dà una definizione puntuale di questi termini:
“Per inconferibilità si intende la preclusione, permanente o temporanea, a conferire gli incarichi previsti dal presente decreto a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni”.
Inoltre ai sensi dell’articolo 17 dello stesso decreto legislativo, gli atti di conferimento degli incarichi ed i relativi contratti adottati in violazione delle disposizioni ivi recate, sono nulli.
Il successivo articolo 18, comma 2, recita espressamente che: “i componenti degli organi che abbiano attribuito incarichi dichiarati nulli, non possono per tre mesi conferire gli incarichi di loro competenza.”.
Un altro scivolone quindi per il Sindaco di Ciampino, Daniela Ballico, dopo l‘illegittimo decreto sindacale con cui ha revocato il C.d.A. di Am.Bi.Ente senza che tale revoca fosse stata deliberata dal Consiglio Comunale, cosi come disciplinato dall’art 50 comma 8 del TUEL.
Il decreto infatti è stato impugnato innanzi al TAR del LAZIO da parte di alcuni membri del C. di A., con un aggravio di spese legali di circa 15.000 euro per le casse comunali a seguito della nomina del difensore, provocando probabilmente, un grave danno erariale per il Comune.
“Il 07 Dicembre u.s. il Sindaco, non curandosi delle irregolarità perpetrate, fa convocare dal Presidente dei Revisori dei Conti l’Assemblea dei soci di Ambi.En.Te Spa e nella seduta realizza il “mal celato” intento di revocare Dario Matturro. Un dubbio resta, è valida una revoca senza il voto del Consiglio Comunale? Attendiamo quindi che le autorità competenti si esprimano sulla legittimità di tali atti” termina Italia Viva Ciampino.