Lariano, dal Comune un racconto per fotografare la memoria: la storia della grande chiesa che domina piazza Sant’Eurosia
Lariano – “Conoscete la storia della grande chiesa che oggi domina piazza Sant’Eurosia?
Fin dal 1828, a Lariano era in funzione la chiesa parrocchiale di Santa Maria Intemerata. Il vecchio edificio, però, col tempo non fu più sufficiente per una popolazione in forte crescita. Posto su un terreno di appena 390 mq, delimitato su tre lati da altre strutture, l’edificio non poteva essere allargato, e i danni riportati nel corso della Seconda guerra mondiale ne decretarono la demolizione.
Iniziarono allora le ricognizioni per individuare un’area idonea all’edificazione di una nuova chiesa. L’attenzione cadde sulla vasta area libera, dietro la vecchia scuola elementare, di proprietà dei fratelli Santovetti, che lì gestivano un imposto di legname. Sollecitati dal Cardinale Clemente Micara e dal parroco Don Temistocle Zaralli, i Santovetti si dimostrarono subito disponibili e, con un atto del 10 gennaio 1948, Filippo Santovetti donò un terreno di 3087 mq alla Parrocchia di Santa Maria Intemerata “sul quale dovrà sorgere il nuovo tempio in sostituzione di quello distrutto dalla guerra”.
I lavori per la nuova chiesa iniziarono il 28 marzo 1948, quando Monsignor Ettore Moresi, incaricato dal Cardinale Clemente Micara, assegnò la direzione dei lavori all’ing. Giuseppe Cicconi: “poiché la Signoria Vostra ha preparato i relativi progetti e nel decorso delle pratiche presso il Ministero ha procurato di rendere più agevole la concessione, ho il piacere di nominarla Direttore dei lavori, che vorrà quanto prima iniziare e con sollecitudine curarne l’esecuzione”. Per l’intera opera si stimò una spesa complessiva di 9.108.855 lire. I lavori vennero affidati alla ditta Impresa Edile Colella-Zaccagnini di Velletri. La ditta appaltatrice si servì anche di mano d’opera locale: guidata dal capo mastro Pietro Colella, vi lavorarono anche i muratori Ettore Colella, Giuseppe Staffulani e molti altri operai larianesi.
I lavori furono portati a termine in tempi brevi. Il 5 aprile 1950 la nuova chiesa fu “solennemente benedetta dallo stesso Cardinal Vescovo ed aperta al culto. Si viene Così a compiere l’ardente desiderio del popolo di Lariano, il quale da tempo reclamava una chiesa che, per ampiezza e per decorosa espressione d’arte soddisfacesse alle sue accresciute esigenze”: così riportava il comunicato della Curia Vescovile di Velletri. Nello stesso documento si annunciava anche l’avvicendamento alla guida della parrocchia che da don Zaralli passava “ai Reverendissimi Religiosi Chierici Regolari della Madre di Dio, i quali con lo zelo, che tanto li distingue, troveranno nel popolo di Lariano un campo fecondo di apostolato”. La convenzione con questo ordine era stata infatti firmata il 31 marzo 1950.
Primo parroco della nuova chiesa fu Padre Matteo Mancini che, coadiuvato da cinque giovani sacerdoti, guidò la Parrocchia di Lariano fino al 1956. Suo successore fu nominato Padre Antonio Cima il quale sarà ricordato come “l’Apostolo dell’Autonomia Comunale di Lariano”. Ad oggi i “Leonardini” sono ancora i responsabili della cura delle anime e della Chiesa di Lariano e sono giunti, attraverso la figura di Padre Felix Antony Selvaraj, al loro 74° anno di attività pastorale”.
A cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lariano; testi di D. Scifoni e F. Altamura. Foto della chiesa e della casa parrocchiale di Santa Maria Intemerata nel 1967; la facciata della chiesa e un particolare dell’interno con la statua di Santa Eurosia, da Tata Nardini, Lariano e la sua storia, 1967; frazionamento del terreno nell’atto di donazione Santovetti del 1948, Velletri, Archivio Diocesano; Padre Matteo Mancini, primo parroco, in una foto di gruppo con alcune donne di Lariano davanti a San Pietro nel 1950.
QUI per leggere altre INFO simili – QUI per consultare la nostra pagina Facebook