Le INFO News del giorno – 1 Settembre 2023 (Sera)

Le INFO News del giorno – 1 Settembre 2023 (Sera)

Care lettrici e cari lettori, in collaborazione con AdnKronos, di seguito le nostre INFO News selezionate per Voi. Buona lettura

Incidente ferroviario Brandizzo, Procura: gravi violazioni. Ci sono 2 indagati

(Adnkronos) – Ci sarebbero due indagati per l’incidente ferroviario alla stazione ferroviaria di Brandizzo dove un treno ha investito e ucciso cinque operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione sui binari. A iscriverli nel registro la procura di Ivrea che coordina le indagini.  

A quanto apprende l’Adnkronos, i due indagati sarebbero i due superstiti dell’incidente ferroviario, l’addetto che per conto di Rfi affiancava la squadra di operai e che aveva l’incarico di comunicare il nulla osta o meno ai lavori e il capo del cantiere della ditta incaricata di eseguire i lavori. Per la procura di Ivrea che sta conducendo le indagini dai primi rilievi sarebbero emerse gravi violazioni della procedura di sicurezza.  

Una grave carenza di comunicazione tanto che i lavoratori non avrebbero dovuto trovarsi sul posto dove sono stati investiti. E’ quanto emerge dai primi accertamenti sull’incidente. Per questo la Procura di Ivrea sta valutando l’ipotesi di dolo eventuale per i reati di disastro ferroviario e omicidio plurimo. 

In particolare, dalle indagini coordinate dal procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione, sarebbero emerse violazioni così gravi della procedura di sicurezza nel momento immediatamente precedente all’incidente che fanno dire agli investigatori che “l’evento poteva essere evitato se la procedura fosse stata seguita regolarmente”. Più nel dettaglio, gli accertamenti avrebbero evidenziato che in quel momento non ci fosse l’autorizzazione a lavorare, che deve essere fatta per iscritto, benché ci fosse personale preposto a verificare che l’autorizzazione dovesse esserci.  

Dalle verifiche, effettuate anche con l’ausilio delle telecamere di sorveglianza che hanno registrato il momento dell’impatto, gli operai, nel cui comportamento gli investigatori non rilevano alcuna responsabilità, si trovavano sui binari già da qualche minuto, anzi, avevano già svolto operazioni di lavoro vero e proprio, fatto che spinge gli inquirenti a evidenziare che il grave incidente avrebbe potuto essere ancora più grave perché se il lavoro fosse proseguito e il treno fosse arrivato qualche minuto dopo, magari dopo la rimozione dei binari, il treno avrebbe potuto deragliare. 

Gli accertamenti dei magistrati ora proseguono anche per verificare se e quanto possa essere considerata sicura la procedura complessiva, dunque, anche quella che stava a monte perché, si sottolinea dalla Procura, “è evidente che quanto accaduto ha reso palese che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare adeguatamente un lavoro così delicato in una sede così pericolosa come è la sede dei binari ferroviari”. 

Intanto ”Rfi ha accolto la richiesta sindacale di trasferire le trattenute economiche, effettuate ai lavoratori aderenti allo sciopero odierno, in un fondo che servirà ad offrire un sostegno economico alle famiglie degli operai deceduti”. E’ quanto si legge in una nota, in cui Rete ferroviaria italiana ricorda di aver incontrato questa mattina le organizzazioni sindacali, per fare il punto sulla sicurezza del lavoro nel settore della manutenzione ferroviaria. La decisione di destinare la retribuzione delle ore di sciopero al fondo è ”un gesto di sensibilità e concreta solidarietà che Rfi, rinnovando il proprio cordoglio, ha voluto potenziare versando una quota equivalente e raddoppiando così la consistenza del fondo stesso”, conclude la società. 

Polizia ferma auto in autostrada, c’è un toro a bordo – Video

Un toro in auto, ‘seduto’ accanto al conducente. E’ la scena surreale che la polizia del Nebraska si è trovata davanti in autostrada. Gli agenti sono intervenuti dopo le numerose segnalazioni di automobilisti allibiti. L’animale, con il muso e le enormi corna fuori dall’abitacolo, ha viaggiato tranquillo per decine di km prima dello stop. Secondo i media locali, il guidatore se l’è cavata con un’ammonizione e con l’ordine di riportare il toro, identificato con il nome Howdy Doddy, nella sua stalla.

Orsa Amarena uccisa con un colpo di fucile, indagato 56enne

(Adnkronos) – L’orsa Amarena uccisa in Abruzzo con una fucilata a distanza ravvicinata. A sparare e ad uccidere l’orsa verso le 23.00 di ieri sera, un 56enne che ora risulta indagato e dovrà rispondere del delitto di uccisione di animali. “L’Orsa Amarena è stata colpita da una fucilata esplosa dal signor L.A. alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco, in servizio di sorveglianza, vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita”, aveva annunciato stamane, via Facebook, il Parco nazionale d’Abruzzo.  

”L’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco. I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi”, si leggeva ancora. 

”L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”, la conclusione del post. 

Ad uccidere con una fucilata a distanza ravvicinata Amarena, un 56enne di San Benedetto dei Marsi. L’uomo è stato individuato dai Carabinieri della Compagnia di Avezzano, insieme a quelli della specialità forestale del Gruppo dell’Aquila. 

Il sistema di sicurezza, in atto per la salvaguardia degli orsi marsicani, messo in campo dai carabinieri e dal personale del parco è scattato alla percezione del colpo di fucile da caccia legalmente detenuto da chi ha utilizzato l’arma dopo aver notato la presenza del plantigrado all’interno del giardino di casa. I militari, subito arrivati sul posto, hanno sequestrato il corpo dell’animale, preso poi in consegna dal servizio veterinario del Parco Nazionale d’Abruzzo. Sequestrata anche l’arma incriminata, il bossolo espulso e altre armi possedute dal presunto responsabile. Il 56enne, indagato dalla Procura di Avezzano, dovrà rispondere del delitto di uccisione di animali e della contravvenzione di abbattimento di un esemplare di orso.

Le operazioni svolte dagli investigatori dell’Arma hanno, comunque, arginato epiloghi più gravi di quanto verificatosi in considerazione che l’orsa Amarena era in compagnia dei suoi due cuccioli, sfuggiti alla minaccia delle armi. 

“La notizia dell’uccisione a colpi di fucile dell’orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell’intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile. In tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.  

“Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l’uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati. L’atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell’ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat”, ha concluso Marsilio. 

Bobo Vieri e il tentato furto del cellulare: “Fanno così, attenti” – Video

Tentato furto di un cellulare a Bobo Vieri oggi, venerdì 1 settembre, a Milano. A raccontarlo è l’ex bomber in una Storia su Instagram. “Eravamo qua a cena” in un ristorante ed “è arrivata una che mi voleva rubare il telefonino, ma l’abbiamo beccata e mandata via”. “Quindi attenzione, prendono un pezzo di foglio e lo mettono sul telefono così portano via foglio e cellulare. Bisogna stare attenti a Milano”.

Ex percettori reddito cittadinanza, 4000 domande formazione processate da Inps

Oltre 4.000 domande processate, circa 600 mila potenziali posti nei corsi di formazione e 60 mila opportunità di lavoro. Sono questi i primi numeri della piattaforma del Sistema informativo di inclusione sociale e lavorativo, a meno di 24 ore dal suo debutto online.

Questa mattina, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, alla presenza del commissario straordinario Micaela Gelera e del direttore generale Vincenzo Caridi, ha visitato la Direzione Generale dell’Inps e in particolare la Sala Controllo dei Sistemi Informatici per verificare l’avvio del nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) e il conseguente caricamento delle domande per la nuova misura di Supporto alla formazione e al lavoro per gli ex percettori del reddito di cittadinanza.

Il ministro, durante l’incontro con i dirigenti e i funzionari dell’Istituto, ha espresso i propri ringraziamenti per l’impegno e la professionalità profusi al servizio dell’Italia.

Più nel dettaglio, a mezzogiorno erano già pervenute 4.015 domande per l’Sfl, mentre sul Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativo – a cui è possibile accedere tramite il portale www.inps.it – erano già presenti 52.798 offerte formative per una platea potenziale di almeno 600 mila di possibili fruitori e 25.691 annuncio di lavoro per circa 60 mila opportunità di lavoro. I dati sono tutti in continuo aggiornamento e descrivono una vivacità sia dell’offerta formativa che lavorativa.

Fonte: AdnKronos

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Last Updated on 1 Settembre 2023 by Autore P

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