Marino, De Felice (Marino 2030): ”Sui territori la politica la decidono ancora gli uomini”
Marino – “Le quote rosa possono essere ma solo se utilizzate come stimolo iniziale e non come metodo. Il problema della rappresentanza in politica, infatti, crolla nel momento in cui, parlando semplicemente, si va a incrociare il parere di ancora troppe donne sulla reale rappresentatività di una donna eletta in quanto quota. La domanda sulla quale, infatti, dobbiamo interrogarci è: chi agisce al di sopra e all’interno di queste quote. Generalmente dirigenti di partito uomini”.
E’ un vero e proprio affondo quello che Gabriella De Felice, leader della coalizione civica Marino 2030 e candidata sindaca alle prossime elezioni amministrative nella città dei Castelli Romani, si riserva a latere del bel webinar dal titolo “La Primavera delle donne” al quale hanno preso parte ospiti di rilievo anche nazionale, con le loro personali esperienze di donne nei più diversi ambiti della società. Al termine, commentando i numerosi stimoli ricevuti, Gabriella De Felice ha ricondotto il tutto anche all’ambito territoriale.
“Anche sul territorio dei Castelli Romani , dove pure, già in epoche trascorse, tra gli anni 80 e gli anni 90, abbiamo avuto figure femminili alla guida di comunità cittadine importanti come Albano e la nostra Marino – aggiunge – al tempo stesso abbiamo visto anche come il “sistema politico” maschile sia riuscito negli an ni seguenti, proprio quelli delle quote, a smontarne spesso la rappresentatività”.
“Se, infatti – ha detto ancora De Felice – a risultare elette sono da ultimo solo sorelle, cognate, nipoti, mogli e non personale politico nuovo generato da un sentito di impegno civile in rosa, ecco che tutto il sistema incatenato e apparentemente geniale della rappresentanza forzatamente paritaria crolla come un castello di carte senza fondamenta”.
“Le relazioni delle gentili ospiti che ringrazio ancora sentitamente ci hanno aiutato a riflettere sull’effettivo ruolo sociale della donna nel 2021. Quindi sul dove e sul come agire per arrivare a seminare quell’armonia sociale realmente necessaria a dare vita a una Primavera delle Donne che non tardi oltre a venire – ha concluso De Felice – affinché le donne possano essere finalmente apprezzate in ogni ambito come risorse, esseri pensanti e diventi ordinario per una donna occupare posizioni apicali senza la necessità di dover dimostrare dei superpoteri che agli uomini non vengono richiesti e che quindi possa avere un ruolo vivo, attivo in tutti i settori della vita ” .