Marino, Palozzi: “Cecchi unico responsabile centrodestra spaccato. Ecco tutta la verità”
Marino – “A pochi giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni comunali di Marino, sento in giro per la città molto disorientamento rispetto alla spaccatura che si sta consumando nel centrodestra.”
“Innanzitutto, sono molto dispiaciuto che quest’ultimo si presenti diviso alle amministrative del 3-4 ottobre e sono altresì convinto che uniti avremmo vinto senza problemi, liberando Marino dal malgoverno dei 5 stelle che ha distrutto la nostra città. Tuttavia, ogni azione ha una responsabilità ben precisa e, siccome si stanno diffondendo numerose inesattezze, reputo giusto, anzi doveroso, fare opportuna chiarezza.”
“Ma, prima, una premessa al fine di sgombrare il campo da illazioni e demagogia: in questa tornata elettorale, non ho mai avuto intenzione di candidarmi – e ne lo farò – a ricoprire alcun incarico e alcun ruolo a Marino, pur restando intatto e incondizionato l’amore per una città meravigliosa, dove vivo tuttora e dove ho la fortuna di crescere serenamente le mie figlie.”
“Al contrario, in forza del ruolo nazionale nel mio partito “Cambiamo-Coraggio Italia ho sempre presieduto i tavoli regionali e provinciali, quando si è trattato di discutere la situazione politica di Marino. Ricordo che si partiva da posizioni distanti con un pezzo di coalizione a sostegno di Stefano Cecchi e un altro pezzo di centrodestra a sostegno di Gabriella di Felice. Abbiamo passato mesi a discutere per trovare una sintesi, purtroppo senza successo.”
“Dunque, memore dell’importanza dell’unità della coalizione e con grande senso di responsabilità da parte dell’allora candidata sindaco Gabriella De Felice (ringraziata, peraltro, anche dal coordinatore regionale della Lega, Claudio Durigon, per la disponibilità a fare un passo di lato per il bene della coalizione), la stessa ha accettato il ruolo di vice sindaco in ticket con Stefano Cecchi Sindaco.”
“Il tavolo regionale a fine giugno ha quindi convocato quest’ultimo, accompagnato dal consigliere comunale, Remo Pisani, comunicandogli la proposta e, dopo baci e abbracci anche con il sottoscritto, Cecchi si è subito affrettato a confermare l’accettazione del ticket con la De Felice. Tuttavia, la settimana successiva lo stesso Cecchi ha fatto perdere le proprie tracce, mentre il tavolo regionale e provinciale della coalizione ufficializzava la sottoscrizione di un documento che ribadiva l’unità della coalizione e il ticket di Cecchi sindaco e De Felice sua Vice.”
“A seguito di quel documento, quindi, il tavolo regionale ha deciso di chiamare in viva voce Cecchi per confermare la scelta del ticket e quest’ultimo accettava per l’ennesima volta, salvo poi scomparire nuovamente per altri 10 giorni, al termine dei quali faceva trapelare la sua impossibilità ad accettare il tandem con la De Felice (non si capisce a tutt’oggi per quale motivo).”
“A quel punto Fratelli d’Italia e Cambiamo-Coraggio Italia, onorando lo spirito e i valori di quel documento unitario, hanno continuato a chiedere il rispetto dello stesso mentre Forza Italia e Lega, rimangiandosi la firma apposta da Fazzone e Durigon, hanno comunicato la decisione di continuare a sostenere Cecchi. Da lì in poi è storia dei giorni nostri con la candidatura di Fabrizio De Santis in ticket con Gabriella De Felice, da una parte, e Stefano Cecchi dall’altra.”
“E’ chiaro e lampante, pertanto, che la responsabilità di aver spaccato l’unità della coalizione è localmente di Stefano Cecchi, mentre a livello regionale di Lega e Forza Italia. Alla luce di questo contesto, appare altrettanto chiaro che a livello regionale poco interessa se alla fine a Marino si perderà, anzi, mano mano che la tornata elettorale si farà più competitiva, è più probabile che qualcuno penserà e agirà solo per il tornaconto politico del proprio partito.”
“Piuttosto, la responsabilità grave è soprattutto a livello cittadino: come la si mette, la si mette, infatti Cecchi si è assunto la responsabilità politica di spaccare il centrodestra di Marino e le spaccature non sono mai portatrici di grandi vittorie! In quest’ottica, inoltre, dispiace leggere le recenti dichiarazioni di Remo Pisani che motivando la sua uscita da FdI, ha sbandierato una presunta condotta del partito poco chiara.”
“Peccato che lui era presente alla riunione nella quale Cecchi ha accettato, con tanto di brindisi, la candidatura in ticket con la De Felice. E Pisani era presente anche quando Cecchi è scomparso dal radar con la precisa strategia di rompere la coalizione di centrodestra. E’ legittimo da parte sua sostenere Cecchi, per carità, ma meno legittimo è raccontare fandonie.”
“Avrà la sua convenienza ma non può certo aver perso la memoria! Infine, un ultimo fatto degno di nota: è ridicolo ed estemporaneo che Cecchi si erga al “nuovo che avanza” in contrapposizione con le amministrazioni del passato! Quando Cecchi medesimo ha ricoperto il ruolo di assessore nominato dal sottoscritto durante la mia prima amministrazione comunale, così come Bartoloni, Pisani e altri che oggi lo sostengono (compresa quella Minucci, all’epoca da me delegata alla famiglia e pari opportunità del Comune di Marino), Senza contare che Cecchi l’ho poi fortemente voluto come Presidente del consiglio comunale, durante la mia seconda sindacatura a Palazzo Colonna.”
“E’ chiaro dunque che Cecchi e i suoi attuali sodali hanno sostenuto l’azione della mia amministrazione comunale per quasi 10 anni, comprese ovviamente anche le scelte urbanistiche di un piano regolatore approvato dal centrosinistra poco prima della nostra vittoria e che abbiamo dovuto nostro malgrado governare.”
“Oggi Cecchi e i suoi fidi si riscoprono ambientalisti convinti (sui terreni degli altri, sia chiaro) cercando di superare i grillini a sinistra, cose dell’altro mondo! Potrei raccontare tanto altro a testimonianza della doppiogiochismo e della supponenza di Cecchi ma per amor di dignità preferisco fermarmi qui, almeno per ora, nella consapevolezza maturata che il vero artefice delle divisioni del centrodestra marinese è solo e soltanto lui, tra l’altro rimangiandosi gran parte della sua azione politica. “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui” diceva Ezra Pound… Non credo serva aggiungere altro”.
Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio ed ex sindaco di Marino, Adriano Palozzi.