Marino, presentato il progetto “Un tramvetto chiamato desiderio”

Marino, presentato il progetto “Un tramvetto chiamato desiderio”

La proposta della Pro Loco Marino per festeggiare i 100 anni della Sagra dell’Uva

Marino – Il prossimo 7 settembre 2024 aprirà al pubblico la mostra interattiva dedicata alla tramvia dei Castelli Romani “UN TRANVETTO CHIAMATO DESIDERIO”, promossa dalla Pro Loco di Marino. L’ideatore e curatore dell’evento, Massimo Lauri, già presidente per oltre vent’anni fino al 2021, si è ispirato alla commedia di Tennessee Williams “Un tram chiamato desiderio”.

I dettagli di questo progetto, insieme al programma delle iniziative che si terranno, sono stati svelati nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi presso i locali di Corso Trieste 108, gentilmente messi a disposizione dalla famiglia Anellucci, che lì gestiva lo storico negozio di calzature molto conosciuto a Marino.

“Per la realizzazione di questo romantico e, per certi aspetti, innovativo luogo di interesse, intendiamo innanzitutto ringraziare i nostri sponsor, perché sono loro che ci hanno permesso di intraprendere questa strada a partire dal mese di maggio: la BCC Colli Albani, la Fondazione BCC e il supermercato TODIS di Marino” – queste le parole del presidente della Pro Loco Marino, Carlo Zelinotti, che ha aggiunto: “L’evento è stato posto sotto il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, del Sistema Castelli Romani e dell’U.N.P.L.I. Lazio”.

Perché questa iniziativa speciale?

L’evento, che si protrarrà per due mesi fino alla fine di ottobre e che accompagnerà la Sagra dell’Uva di Marino, ha come obiettivo quello di creare un motivo d’interesse che favorisca e promuova la visita della città nei mesi dell’anno più favorevoli e per un periodo più lungo rispetto al tradizionale appuntamento con la festa delle feste. Il periodo autunnale, d’altronde, è sempre stato, alla fine dell’estate, caratterizzato dalla mitezza del clima, dalle fughe giornaliere dalla metropoli e dalle gite fuori porta, per usare un’espressione antica.

Questa mostra coincide, ma solo in parte, con l’attività di routine che l’associazione svolge durante la Sagra dell’Uva, che prevede l’apertura e la gestione del sito di accoglienza turistica per i graditi ospiti, l’apertura dei due siti costituenti il Museo del Bottaio e quello del Carretto a Vino, la presenza di un punto di assistenza denominato “punto rosa”, riservato alle mamme con bambini piccoli e ai disabili. Rientra in questa normalità anche l’apertura dell’Ufficio Postale distaccato per il rilascio dell’annullo filatelico speciale, un evento tradizionale che si ripete ormai da 44 edizioni ed è molto apprezzato sia dagli appassionati che dalla cittadinanza, che attende con entusiasmo l’apertura per accaparrarsi i prodotti postali e quelli unici realizzati per l’occasione.

“In questo contesto” – ha precisato il presidente Zelinotti – “abbiamo inserito tra le numerose iniziative che verranno svolte all’interno della mostra un convegno dal titolo ‘Turismo di prossimità ed economia locale’, che si prefigge lo scopo di analizzare l’importante relazione tra il visitatore di un luogo caratteristico e le ricadute economiche che ciò comporta. È noto che la situazione socio-economica di Marino centro si presenta sottotono, quasi asfittica, e le cui cause vanno ricercate e analizzate. Noi lo faremo dal punto di vista in cui riteniamo di avere competenza”.

Tornando alla tramvia Roma-Castelli, che nel suo massimo sviluppo raggiungeva Velletri, essa ha rappresentato per tutto il Novecento il cordone ombelicale che collegava Roma alla sua vivace area rurale, similmente a quanto avveniva nell’antichità con gli acquedotti. Rendere più agevoli e veloci i movimenti sul territorio ha contribuito a un incremento dello sviluppo economico e sociale e a una maggiore contaminazione culturale.

Per questo motivo, verranno presentate pellicole in bianco e nero degli anni ’60, alternate alla canzone romana, con Gabriella Ferri come testimonial. Il motivo è nel celebre parlato che introduceva la canzone ’Na gita a li Castelli”: “…dove pè annacce cò Peppe o Richetto se pijava, diciamo, er tranvetto”. Ma la tradizione romana sarà omaggiata anche dal repertorio proposto da Fabrizio Amici, figlio del celebre Alvaro Amici, e da un evento su Trilussa curato dall’Associazione La Terzina con protagonista il Maestro Mario Alberti.

In sintesi, l’evento che proponiamo ha richiesto un grande sforzo non solo organizzativo. Esso è stato iscritto alla Regione Lazio tra le “Manifestazioni di interesse” per partecipare all’iniziativa “Programma regionale in favore delle tradizioni storiche, artistiche, religiose e popolari – ANNUALITÀ 2023” – LR n. 26/2007, Art. 31 – per la quale non si è ancora ricevuto riscontro in merito a eventuali concessioni di contributi.

A portare il saluto del presidente del Sistema Castelli Romani, Giuseppe De Righi, è stata la vicepresidente Emanuela Lauri, secondo cui “l’iniziativa si colloca perfettamente tra quelle che sono le finalità del Sistema, cioè quella di una visione unitaria dei Castelli Romani al di là delle peculiarità che ogni Comune ha con le proprie tradizioni. Il valore del Sistema è proprio quello di unire sia tra loro i Comuni che, come immaginario, da Roma a livello internazionale, creando proprio questa immagine dei ‘Castelli Romani’. Questa iniziativa, riprendendo il percorso delle tramvie di fine ‘800 dei Castelli Romani, ci ha riportati nell’immaginario del tranvetto dei desideri che da Roma i romani utilizzavano per la gita fuori porta. Questo evento verrà sicuramente proposto come motivo di dibattito nei Consigli di Amministrazione: pensare di ripercorrere una via ferrata come era un tempo; ma già stanno in itinere nelle nostre idee, perché attualmente i Castelli Romani non sono collegati molto bene tra loro”. La realizzazione di una pista ciclabile che ricalchi il percorso della tramvia è stata proposta dalla giornalista Alessandra Battaglia nel corso della conferenza stampa.

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Last Updated on 2 Settembre 2024 by Redazione 2

Autore A

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