Mascherine chirurgiche a 50 centesimi. Quando sono obbligatorie?
Domenico Arcuri ha firmato l’ordinanza che impone il prezzo delle mascherine chirurgiche a € 0,50 l’una. Come anticipato nella conferenza di ieri sera, l’imposta sul valore aggiunto sarà azzerata.
Si precisa sul decreto: è” fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza“.
“Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti“.
“Possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.
“L’utilizzo delle mascherine di comunità si aggiunge alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio (come il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani) che restano invariate e prioritarie”.
Rimborsi per le farmacie che le hanno acquistate a un prezzo più alto
Arcuri ha anche siglato un accordo con l’Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm che prevede, per le farmacie che hanno acquistato mascherine e dispositivi di protezione a un prezzo superiore ai 50 centesimi, un “ristoro e assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo”.
Last Updated on 2 Aprile 2021 by