Monte Porzio, tra street art e progetti in corso d’opera: ecco le novità
Monte Porzio – All’inizio della prossima settimana, Monte Porzio esporrà la scritta che la indicherà come “Città del vino e del calendario gregoriano”. La scritta è in acciao Corten (patinato), materiale tipico per l’esterno, per questo essa appare molto scura, ma, ha spiegato il Sindaco Massimo Pulcini, “in un paio di mesi subirà una naturale ossidazione che le farà acquisire un colore brunito/rossiccio definitivo)”. L’occasione verrà salutata anche dal professor Giovan Battista Fidanza, responsabile del Centro Congressi di Villa Mondragone.
Da mercoledì, poi, si provvederà alla chiusura della piazza per 3 giorni, per l’arrivo dell’opera di street-art orizzontale progettata e realizzata da David “Gofy” De Angelis, già artefice di molte opere sul territorio tuscolano. Il nome che l’artista ha dato all’opera è “Monte Porzio Catone e la bussola del tempo”. Vi è rappresentato un mondo nel quale il tempo è scandito da un calendario promulgato nel 1582 da papa Gregorio XIII.
“Qualcuno di voi, monteporziani autoctoni o acquisiti” ha commentato il Sindaco Pulcini “ha mai detto a qualcuno: ‘Dal mio paese si è ristabilito PER SEMPRE il calendario dei giorni che scandisce il tempo in tutto il mondo’? Dalla prossima settimana a ricordarcelo ci saranno il messaggio del palo e l’opera a terra. Nella visione dell’artista le tacche più spesse indicano i mesi, quelle più fini i giorni. Si rappresenta l’asse terrestre, si evidenzia la ‘N’ di Nord ma anche il ‘3’ delle ore dell’orologio. Le linee dei mesi sono anche quelle delle ore”.
L’opera sarà impressa sull’asfalto della piazza tra il palo e la storica scuola comunale, oggetto di lavori in corso. L’intervento è stato concepito dall’artista nel solco di un desiderio particolare dell’amministrazione Pulcini, quello di abbellire/arricchire/movimentare tutto il percorso d’ingresso di Monte Porzio Catone e, al contempo, aiutare i cittadini e i turisti a prendere coscienza di ciò che la caratterizza: “La città del vino e del tempo”, da Piazza Borghese a Piazza Trieste.
“Lo scopo” ha aggiunto Pulcini “è quello di invitare tutti a guardare Monte Porzio ‘con occhi diversi’. Ecco perché il messaggio nella rotonda che accoglie il palo, il ‘patto-convenzione’ tra l’Amministrazione e i giovani liceali, il progetto del Museo del Vino presso la galleria del treno chiusa nel 1944 di fronte a Parco Gramsci, la trasformazione della casetta ex Stefer (piazza Trieste) in un info-point permanente, luogo per seminari e incontri, luogo di ritrovo per degustazioni del nostro Frascati, la prima DOC d’Italia. Ecco perché la correlazione Parco Gramsci/Museo, dove tutte le aziende del territorio comunale sono invitate fin da ora a organizzare serate all’insegna del nostro prodotto principe”.
“Tutti questi ‘ingredienti’, riteniamo, forniranno una nuova opportunità d’intrattenimento per i passanti, i turisti, i cittadini. La nostra cittadina avrà una nuova ‘sponda’ per le iniziative turistico culturali del paese. Tutto questo, infatti, può sensibilizzare chiunque a una tappa o a una foto, a una visita culturale o a un passaggio casuale, a un bicchiere di vino delle nostre eccellenti aziende, tra la vecchia stazione e il parco, tra Piazza Borghese e Piazza Trieste”.
“Nei prossimi giorni, dunque” conclude il Sindaco “For de Porta accoglierà un’opera nuova. Valuteremo se si tratterà di una trasformazione definitiva oppure transitoria. Di certo si tratta di un’evoluzione che rompe gli schemi della nostra ‘piazza per eccellenza’. Per la realizzazione dell’opera, David Gofy De Angelis utilizzerà un materiale idoneo alle pavimentazioni in asfalto che garantisce una durata nel tempo di colore bianco. La dinamica, in questo caso, è la stessa delle strisce pedonali, con gli anni il colore potrà sbiadire, ma, come nel caso della segnaletica stradale orizzontale, non sarà difficile, ci assicura il noto artista castellano, rinvigorire e mantenere il disegno a terra. Attraverso il suo autore o con l’ausilio dei liceali del territorio. Così da rimanere sempre nuovo. Anche perché: ‘Da Monte Porzio Catone, il mio paese, è stato scandito il tempo in tutto il mondo’…”.