Nasce il Premio in memoria di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci e dedicato ai giovani

Nasce il Premio in memoria di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci e dedicato ai giovani

Ideato dal Consiglio Nazionale dei Giovani e dall’Agenzia Italiana per la Gioventù, il riconoscimento vuole ricordare il sacrificio del diplomatico e del carabiniere morti il 22 febbraio 2021 in Congo e valorizzare i ragazzi che si impegnano nella cooperazione

ROMA – Premiare e valorizzare l’attività, il contributo e l’esperienza di giovani italiani impegnati ogni giorno nelle realtà più bisognose del mondo, in collaborazione con ambasciate, consolati, istituti di cultura italiana e comunità di italiani all’estero. È questo l’obiettivo di ‘Attanasio-Iacovacci, riferimenti per i giovani impegnati nella Cooperazione Internazionale’. Il premio nasce su iniziativa del Consiglio Nazionale dei Giovani e dell’Agenzia Italiana per la Gioventù per rendere onore al sacrificio dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci.

LA STORIA

Il 22 febbraio 2021 il convoglio del Programma alimentare mondiale diretto a Rutshuru, in Congo, sul quale Attanasio viaggiava insieme ad altre sei persone legate alla Monusco (Missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo), giunto a Kibumba nel nord di Goma, veniva attaccato da alcuni uomini armati. Il diplomatico moriva poco dopo nell’ospedale dell’Onu a Goma. Oltre a lui, rimanevano uccisi l’autista, Mustapha Milambo, e Iacovacci di appena 30 anni.

Due italiani, due appassionati, esportatori di pace e esempio. Così li racconta Attanasio e Iacovacci chi li ha conosciuti durante la presentazione del premio che vuole riconoscere il loro merito e quello di chi oggi si impegna quotidianamente per continuare la missione dei due ragazzi.

COME PARTECIPARE

Il premio è rivolto ai giovani tra i 18 e i 36 anni che si occupano di progetti e di attività nell’ambito della cooperazione internazionale e del volontariato transfrontaliero e che si sono contraddistinti nei settori di peacebuilding, protezione internazionale, promozione dei diritti e contrasto alle disuguaglianze e alla povertà. Le domande di candidatura devono essere presentate entro e non oltre il 30 giugno.

Alla domanda, da inoltrare a segreteria@consiglionazionale-giovani.it, va allegata la presentazione del candidato e una scheda sul progetto.

IL PREMIO

Il premio consiste in un corso online di preparazione al concorso diplomatico promosso da Eastwest European Institute della durata di un anno. In possesso degli adeguati requisiti, potrà essere convalidato come Master di II livello all’università di Cassino e del Lazio Meridionale.

Il secondo classificato, invece, potrà partecipare a titolo gratuito al programma ‘Model Ue’, che si svolgerà dal 15 al 17 novembre a Bruxelles, promosso da Eastwest European Institute. Il premio sarà assegnato nel mese di settembre.

PISANI, PRESIDENTE DI CGN: “IL PREMIO NASCE PER VALORIZZARE L’ESEMPIO DI GIOVANI CHE SI IMPEGNANO”

“Questo premio nasce da un’esigenza di voler ricordare l’esempio di giovanissime personalità che hanno servito il nostro Stato e che si sono contraddistinte nella loro attività e nel loro lavoro per l’enorme capacità di creare ponti, di costruire intere società in paesi particolarmente difficili. Dall’altra parte, attraverso il ricordo di questi esempi straordinari, di rafforzare e far conoscere storie di giovani che svolgono attività di cooperazione”. Così Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale Giovani, alla presentazione del ‘Premio Attanasio-Iacovacci, riferimenti per i giovani impegnati nella cooperazione internazionale’.

“Oggi- continua Pisani- sappiamo che le associazioni giovanili, ad esempio le organizzazioni non governative, il servizio civile universale all’estero, i campi di volontariato, sono tutti strumenti attraverso i quali i nostri ragazzi partecipano ad attività straordinarie e testimoniano non soltanto l’impegno dei giovani italiani all’estero, ma soprattutto la grande generosità che hanno nel mettere a disposizione le loro conoscenze e le loro esperienze al servizio di intere comunità“.

Aggiunge Pisani: “Non è un caso se i Paesi verso i quali i giovani svolgono maggiori attività di cooperazione sono proprio i paesi dell’Africa, quei paesi in cui si vivono maggiori difficoltà. Sono problematiche complessi e difficili rispetto alle quali i giovani italiani sentono il dovere di impegnarsi. Da qui l’esigenza di riconoscere formalmente il loro lavoro e di favorire una cittadinanza globale”.

La presidente è sicura di come i giovani siano “un elemento chiave per il raggiungimento di tali traguardi”. Per questo “vogliamo ringraziare – conclude- le famiglie che ci hanno concesso di intitolare questo riconoscimento a due straordinarie personalità. Testimonianza di giovani che si sono impegnati e che possono essere d’esempio alla nostra generazione per svolgere attività di cooperazione non soltanto nei nostri confini italiani ed europei, ma anche e soprattutto in quei paesi che hanno veramente bisogno del nostro contributo“.

IL MINISTRO PER LO SPORT E I GIOVANI ABODI: “CI SIA ALBEFETIZZAZIONE DELLA COOPERAZIONE SIN DALLA SCUOLA”

“Quello che è stato presentato è un impegno che si rinnoverà nel tempo per tenere viva la memoria assumendoci un pezzo di responsabilità di ciò che chi non c’è più ci ha lasciato in eredità. Da oggi si inizia. Quello che vuole essere riconosciuto è l’impegno di Luca Attanasio e il senso del dovere di Iacovacci. Questo è il significato di questo premio”. Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, alla presentazione del ‘Premio Attanasio-Iacovacci, riferimenti per i giovani impegnati nella cooperazione internazionale’.

Per il ministro lo sforzo del Consiglio Nazionale Giovani e dell’Agenzia Italiana per la Gioventù che hanno ideato il premio “ci consentiranno nel tempo di valorizzare e riconoscere quelle figure che si saranno particolarmente distinte su una tematica che è spesso oggetto di un lavoro silenzioso, appassionato e oscuro”.

Per Abodi è importante affrontare il tema “sin dalla scuola e prima dell’università, bisogna far in modo che ci sia un’alfabetizzazione della cooperazione. Il senso del premio è anche investire in questa prospettiva”.

Fonte Agenzia DIRE, www.dire.it

Last Updated on 23 Maggio 2023 by

Redazione 2

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