Omceo Roma, la formazione medica su “Virus delle pari opportunità”
Roma, 15 mar. – La rinnovata aula ‘Roberto Lala’ gremita ha ospitato il corso di aggiornamento organizzato dall’Omceo Roma dal titolo ‘Focus multidisciplinare su Hpv’. Oltre 100 i medici e gli odontoiatri che hanno preso parte all’evento, incentrato su un tema, quello appunto del virus oncogeno Hpv, che sta particolarmente a cuore all’Ordine dei medici della Capitale e che si vuole portare all’attenzione dei cittadini, soprattutto considerando l’importanza della vaccinazione, decisiva nel prevenire la patologia.
Un programma ricco di tematiche interessanti e di elevato valore scientifico e clinico quello tenutosi nella sede dell’Ordine di Roma, su cui si sono soffermati relatori di alta caratura che hanno offerto numerosi spunti e valide indicazioni ai colleghi su come affrontare l’Hpv, “che- ha sottolineato la consigliera dell’Omceo Roma e coordinatrice dei lavori del corso, Sabrina Santaniello- colpisce entrambi i sessi e rappresenta una malattia in cui l’età si è notevolmente abbassata. A questo si aggiunge il fatto che spesso non esiste una buona comunicazione tra le varie discipline per potersi fare carico dei pazienti affetti da Hpv e per fare uno screening a 360 gradi: mi riferisco all’odontoiatria, ma anche alla ginecologia e all’andrologia”.
I saluti istituzionali e la presentazione dell’incontro
A Maria Grazia Tarsitano, responsabile formazione dell’Omceo Roma, il compito di portare i saluti istituzionali e del presidente dell’Ordine della Capitale, Antonio Magi. “Dare l’opportunità di eventi di così alto pregio alla nostra platea di iscritti, che sono 48mila- ha sottolineato- ha per noi davvero una grande rilevanza”.
Coordinatore scientifico del corso Umberto Romeo, medico orale dell’Università Sapienza. “Questo incontro- ha affermato- è stato un vero e proprio corso di aggiornamento su una tematica, quella dell’Hpv, piuttosto attuale. Un corso che insieme alla dottoressa Santaniello abbiamo voluto fortemente per cercare di diffondere sempre di più il messaggio sulla importanza della prevenzione delle infezioni di una patologia che si trasmette sessualmente”.
La patologia silente
“Il papilloma virus- ha evidenziato il presidente della Commissione albo odontoiatri (Cao) di Roma, Brunello Pollifrone- è un nemico silente”. Un nemico forse ancora poco conosciuto e che non deve essere sottovalutato ma che, invece, deve essere trattato grazie al vaccino nonavalente. La Regione Lazio lo offre gratuitamente dagli 11 ai 26 anni, a tutte le 25enni non vaccinate in occasione della prima chiamata per lo screening e a tutte le pazienti che sono già state trattate per una lesione precancerosa Hpv correlata e per i pazienti immunocompromessi e agli uomini che fanno sesso con uomini.
Una patologia silente, dunque, ma gli esperti hanno tenuto a precisare che il 90% delle pazienti che si infettano con Hpv guarisce, mentre solo l’1% diventa cancro. Il tumore della cervice è in realtà un evento raro di una comune infezione. L’Hpv è un nemico che colpisce indistintamente ragazze e ragazzi, donne e uomini, è ‘il virus delle pari opportunità’. “Contrariamente a quanto si pensa- ha poi aggiunto Umberto Romeo- non è infatti una patologia, un’infezione che interessa soltanto il genere femminile, ma spesso riguarda il genere maschile. Le campagne di screening che abbiamo fatto sono state focalizzate soprattutto sul genere femminile, invece bisogna pensare che si tratta di un problema che riguarda anche gli uomini. E l’aspetto particolare che abbiamo voluto dare a questo incontro è stato quello di mettere a fuoco gli aspetti sulle varie localizzazioni dell’Hpv a livello del corpo umano”.
La storia del virus Hpv
“Con la professoressa Alessandra Pierangeli- ha spiegato- abbiamo parlato della storia naturale dell’infezione da Hpv, con gli ultimi aggiornamenti virologici e diagnostici: è emerso che le infezioni da Hpv sono le più frequenti infezioni sessualmente trasmesse sia nell’uomo che nella donna e che 15 genotipi di Hpv considerati ad alto rischio causano circa il 5% di tutti i tumori dell’uomo e della donna. Siamo poi passati ai vari distretti, partendo dall’Hpv a livello anale con le relazioni della professoressa Gabriella d’Ettorre e del dottor Eugenio Nelson Cavallari, che hanno parlato di emergenza sanitaria mondiale”.
I dati dell’Oms
Secondo l’Oms, infatti, un giovane su tre è positivo per Hpv a livello anale e un giovane su cinque ha una infezione da Hpv con caratteristiche oncogene. Ciò significa che questi giovani di età superiore ai 15 anni andranno incontro a un tumore se non si interverrà con la prevenzione, lo screening e il trattamento.
E la prevenzione ha certamente funzionato nei Paesi ad alto reddito, dove si è ridotta l’incidenza di cancro cervicale a circa 6 casi su 100.000 persone l’anno, a fronte di quanto accade invece nei Paesi a basso reddito, dove l’incidenza è pari a 16,9 casi su 100.000 persone l’anno.
“Con la professoressa Innocenza Palaia e il professor Violante Di Donato- ha inoltre detto Umberto Romeo- è stato fatto il punto delle lesioni ginecologiche, probabilmente il distretto su cui ci si è soffermati maggiormente e dove si è fatta maggiore prevenzione”.
I dati in Italia
In Italia, hanno informato i relatori, abbiamo circa 6.500 tumori correlati all’Hpv. La maggior parte sono neoplasie della cervice uterina ma anche dell’orofaringe, della vulva, del pene, dell’ano e della vagina, senza dimenticare gli 80mila condilomi e le 12mila lesioni anogenitali di alto grado. “Continuando in questo nostro percorso lungo il corpo umano- ha dichiarato Romeo- con il professor Daniele Gianfrilli siamo arrivati alle lesioni andrologiche Hpv correlate per poi affrontare le tematiche relative al distretto testa-collo con la mia relazione e con quelle del dottor Gianluca Tenore e del professor Gaspare Palaia. Nel mio intervento di chiusura ho ricordato l’importanza di realizzare un percorso diagnostico terapeutico assistenziale proprio per il paziente affetto da Hpv, cercando di fare la maggiore prevenzione possibile”.
Il corso ‘Focus multidisciplinare su Hpv’ si è concluso con le parole della dottoressa Valentina Terenzi, che si è soffermata sul management chirurgico dei carcinomi dell’orofaringe Hpv-correlati.