PD Ciampino: “Balmas deve dimettersi. Violenza sulle donne, serve cambio di mentalità”
Ciampino – Il PD di Ciampino commenta la vicenda che ha visto protagonista il presidente del Consiglio comunale Massimo Balmas, accusato di violenza domestica.
“Assistiamo attoniti” scrive il PD in una nota “alle reazioni social scatenate dalla notizia apparsa stamani sulla pagina locale de La Repubblica: il Presidente del Consiglio comunale Massimo Balmas sarebbe stato oggetto di più denunce per violenza domestica da parte della ex compagna, in un caso addirittura perpetrata davanti ai bambini della coppia”.
“Quello che salta agli occhi è l’automatico schieramento dei commentatori in due fazioni: da una parte chi delegittima la presunta vittima, lanciando illazioni, dubbi sulla credibilità e sulla rettitudine della persona. Un po’ come quando, in occasione di uno stupro, si commenta l’abbigliamento della vittima per sviare l’attenzione dal tema principale; dall’altra chi condanna senza che siano state avviate le indagini. La politica e i suoi esponenti non hanno assolutamente titolo né per l’una né per l’altra cosa”.
“La violenza è sempre da condannare. Nel caso specifico, però, è necessario precisare che non si tratta di un privato cittadino, bensì di un rappresentante delle istituzioni, coinvolto in un drammatico episodio di cui è importante capire la dinamica”.
“La violenza domestica è una piaga che attanaglia in maniera drammatica questo Paese, ancora fortemente legato a una cultura machista e patriarcale. È per questo che il Partito Democratico si unisce alla richiesta di immediate dimissioni del presidente Balmas, che in questo momento non è nella posizione di rappresentare adeguatamente la Città di Ciampino e il suo Consiglio comunale”.
“Chiediamo, inoltre, alla Sindaca di mettere in atto tutti gli strumenti a disposizione per diffondere un netto cambio di cultura sulla questione femminile: non è più rinviabile il rinnovo della Consulta delle pari opportunità, che deve urgentemente tornare a svolgere quel ruolo di monitoraggio dei servizi in materia di tutela dei diritti delle donne, che questa Giunta ha finora colpevolmente ignorato”.