Personaggi dei Castelli – “La Signora Gilda”, uno spettacolo di mamma
Diego Brunetti è il personaggio del momento dei Castelli Romani.
Nato e cresciuto a Rocca di Papa, fin da piccolo nutre la passione per il microfono e per il doppiaggio. Una vena artistica che si è affermata con successo e dirompente ilarità nel personaggio, tutto rocchigiano, de “La Signora Gilda”: una donna d’altri tempi, vivace, che gira per casa con la vestaglia rossa, rimproverando continuamente il figlio.
Nei tristi momenti legati alla pandemia, Diego decide di iniziare le sue dirette online come Gilda, ispirandosi alla mamma Mirella, riscuotendo fin da subito un notevole seguito.
Fondamentale nell’ideazione del personaggio è anche Daniele Stregapede che, oltre ad aiutare Diego con numerose idee su come sviluppare la figura di Gilda, recentemente interpreta alcuni personaggi con cui questa interagisce, come Flavia o il figlio piccolo.
A oggi, la pagina Facebook de “La Signora Gilda” conta più di 60mila followers e il personaggio ideato da Diego Brunetti spopola anche su Tik Tok, il social più famoso al mondo per la condivisione di brevi video e sketch. La figura della mamma rocchigiana che ha fatto impazzire i social, ora comincia a farsi conoscere anche al di fuori dei Castelli Romani.
Abbiamo così deciso di coinvolgere direttamente Diego.
Come nasce il personaggio de “La Signora Gilda”?
Tutto nasce da una presa in giro a mia madre. Era quasi un anno che mio papà era venuto a mancare e chiaramente non era stato un anno facile. Una mattina mi alzo e la prima cosa che faccio è mettermi la vestaglia, perché era ottobre e faceva freddo. Poi ho detto: “ma io dentro la cameretta ho anche una parrucca”, e per farle fare una risata, decido di imitarla: faccio quello che lei ha sempre fatto con noi figli quand’eravamo più piccoli. Ci ho fatto un video e l’ho postato scrivendo: “Le frasi tipiche delle mamme, tu in quale ti ritrovi?”. Da lì c’è stata l’esplosione e mi sono detto: ne faccio un altro, poi un altro ed è successo quello che è successo.
Da dove viene il nome Gilda?
Non potevo chiamarla come mia madre perché scontato, perché gli atteggiamenti già sono i suoi. Altrettanto scontato chiamarla come le sorelle, che stanno sempre con mia madre. Daniele, che spesso vedete nelle serate, nei video e che lavora con me, ha la mamma che si chiama Gilda ed è lontana da tutti questi altri personaggi. “La Signora Gilda” è la crasi tra gli atteggiamenti di mia madre, chiaramente enfatizzati, e il vestiario più il nome della mamma di Daniele.
Se “La Signora Gilda” è nata per gioco, non possono però essere un caso queste tue capacità attoriali e mimiche.
Sì, l’ho sempre fatto. Partiamo dal presupposto che sono un appassionato di doppiaggio e da ragazzino, quando ancora non c’erano i social e non c’era Tik Tok, mi mettevo con il walkman attaccato alla televisione e registravo le parti che dovevo poi doppiare. Da quando sono piccolo quindi recitare mi è sempre piaciuto molto, tanto è vero che prima de “La Signora Gilda” avevo creato una pagina che si chiamava “Doppio Danno a Rocca di Papa”, dove ridoppiavo in dialetto rocchigiano tutti i film più importanti.
“La Signora Gilda” esplode sui social, quanto impegno richiede un tale seguito nell’arco della giornata?
Ho numerose richieste di amicizia al giorno. “La Signora Gilda” impegna tutta la mia giornata: come mi alzo vado su Instagram, Tik Tok, Facebook e rispondo a tutti i commenti. Ho un contatto diretto con chi mi segue e un numero WhatsApp dove potermi scrivere. Ormai Gilda non è più un personaggio inventato, perché non scrivono a Diego, ma a Gilda, come se esistesse veramente al punto da ritenere normale una donna con la barba.
Quali progetti stai curando attualmente?
Quando sei a casa, dietro a un cellulare per un video su Tik Tok, se sbagli la battuta, ricominci e la rifai. La prima volta che ho ricevuto una proposta per una serata nella quale fosse ospite “La Signora Gilda”, credevo di dover stare lì e basta: vestirne i panni e fare qualche foto. Invece la gente si aspettava una sorta di spettacolo comico. Da quel momento, ho iniziato a creare qualche battuta divertente sulla figura di Gilda, che è una mamma cinquantenne, e sulle differenze tra il suo vissuto presente e quello di quando era giovane. Ho così girato tutta l’estate per il Lazio, l’Abruzzo e le Marche, facendo spettacoli su Gilda. All’ultima serata estiva che ho fatto a Villa Adriana lo scorso 9 settembre, davanti al palco, venute appositamente per me, ho trovato oltre cinquemila persone.
Il palco può rappresentare lo scenario futuro per “La Signora Gilda”?
Parto dal presupposto che sto bene come sto, quello che viene prendo. Mi sto divertendo e se ci sarà un’evoluzione lavorativa, televisiva o teatrale, si vedrà. Al momento, penso all’oggi.
Diego Brunetti rappresenta un esempio edificante: una persona capace di aiutare il prossimo ad affrontare la vita quotidiana con un sorriso. Di fatto, quando la signora Gilda entra nelle case e nei cellulari delle persone, generando momenti di divertimento, inizia anche a essere parte integrante della loro famiglia.
Potete trovare “La Signora Gilda” su Facebook, Instagram e Tik Tok.