Pomezia, sit-in davanti alla sede della Regione Lazio dei lavoratori dell’azienda Leonardo
Pomezia – Oggi c’e stato un partecipato sit-in davanti alla sede della Regione Lazio e poi un incontro a via della Pisana con una delegazione di lavoratori e sindacalisti, con gli assessori Orneli e Di Berardino alla presenza del sindaco di Pomezia Adriano Zappalá.
Per la crisi dei lavoratori dell’azienda specializzata in tecnologia avanzata ed elettronica applicata a partecipazione statale “Leonardo” in tanti si oppongono allo spostamento della sede a Roma e Cisterna di Latina, dei circa 700 dipendenti.
Claudia Bella segretaria generale Camera Lavoro Cgil Pomezia in merito ha dichiarato: “Abbiamo chiesto alla Regione di avviare un confronto anche a livello istituzionale sul futuro dello stabilimento di Leonardo sul territorio di Pomezia. Da parte delle Istituzioni c’è stato interesse e disponibilità a trattare il caso e cercare di trovare soluzioni”.
Di seguito riceviamo e pubblichiamo il l comunicato della Cgil
Ordine del giorno dell’Assemblea Generale Cgil Roma Sud Pomezia Castelli
Inaccettabile la chiusura dello Stabilimento Leonardo Spa a Pomezia
L’Assemblea Generale della Camera del Lavoro Cgil Roma Sud Pomezia Castelli riunita il giorno 11 aprile 2022 esprime forte preoccupazione per il piano aziendale annunciato da Leonardo Spa che prevede la chiusura dello Stabilimento di Pomezia e lo spostamento delle attività a Roma Tiburtina e Cisterna di Latina.
Le conseguenze sarebbero gravi per gli oltre 700 lavoratori costretti al pendolarismo e soprattutto per il personale impiegato negli appalti (mense, pulimento, manutenzione, guardiania) che rischierebbero il posto di lavoro. Pesanti ripercussioni si avrebbero inoltre rispetto alle piccole e medie aziende dell’indotto e più in generale al territorio di Pomezia che verrebbe privato di un’Azienda storica, presente fin dagli anni 60, che ha sempre prodotto sviluppo, occupazione, e contribuito alla formazione dei giovani, attraverso progetti condivisi con le scuole.
La chiusura appare inaccettabile considerato che si tratta di un’Azienda a partecipazione statale che dovrebbe operare secondo principi di responsabilità sociale verso il territorio e la comunità ed immotivato anche dal punto di vista economico. Infatti Leonardo è un’Azienda in espansione che realizza forti profitti, opera in un settore quale la Difesa in grande crescita. E’ leader nella progettazione , sviluppo e fornitura di sistemi di comunicazione radio, nonché computer di bordo per apparati avionici, e laser usati per scopi meteo ed anti collisione.
Ha in programma nei prossimi anni ingenti investimenti, ma non su Pomezia che sceglie di abbandonare, nonostante lo stabilimento abbia sempre ottenuto ottime performance e si trovi in una collocazione ottimale, alle porte di Roma, vicino al polo logistico di Santa Palomba, a pochi passi dall’aereoporto militare di Pratica di Mare nel quale vengono provati i nuovi sistemi avionici per l’aereonautica militare sviluppati proprio da Leonardo.
L’Assemblea Generale quindi esprime contrarietà a questa ipotesi ed impegna la Cdlt a sostenere in tutte le forme la mobilitazione delle Rsu di Leonardo e delle categorie Fiom e Filcams che rappresentano i lavoratori coinvolti, mobilitazione che ha già promosso una riuscita manifestazione a Pomezia il 21 marzo e proseguirà il giorno 12 aprile con un presidio sotto la Regione Lazio.
L’AG chiede alle Istituzioni – Comune di Pomezia, Città Metropolitana di Roma e Regione Lazio di intervenire a tutela del sito di Leonardo, dei lavoratori e del territorio di Pomezia
Approvato all’unanimità