Roberto Maroni, l’ex ministro dell’Interno è morto stamattina
Questa mattina è venuto a mancare Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno e segretario delle Lega che aveva 67 anni. La notizia è stata appresa da amici, parenti e dai tanti i messaggi di cordoglio arrivati in questi minuti sui social.
Tra i primi, si può leggere su Twitter quello del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Un amico. Una persona perbene. Un uomo che ha portato buonsenso, concretezza e moderazione nelle Istituzioni. Da Parlamentare, da Ministro, da Presidente di Regione. Esce a testa alta dalla vita. Che la terra ti sia lieve Roberto”.
L’Ex ministro dell’interno era malato da molto tempo tempo e, seppur lottando sempre, non è riuscito a sconfiggere la malattia.
È stato un uomo politico italiano, nato a Varese nel 1955, deputato dal 1992 nelle fila della Lega Nord, nel 1994 ha ricoperto le cariche di vicepresidente del Consiglio e di ministro dell’Interno, dal 2001 al 2006 quelle di ministro del Lavoro e delle Politiche sociali; dal 2008 al 2011 ha rivestito la carica di ministro dell’Interno.
Nell’aprile del 2012 è stato nominato insieme a R. Calderoli e M. Dal Lago membro del triunvirato che fino al successivo congresso della Lega Nord è stato incaricato di sostituire la carica di segretario del partito lasciata dal leader U. Bossi a causa di un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto la sua famiglia.
Nel luglio dello stesso anno al congresso è stato eletto segretario del partito, carica che ha ricoperto fino a dicembre quando gli è subentrato M. Salvini. Alle elezioni regionali del 2013 è stato eletto presidente della Regione Lombardia con il 42,8% dei voti, carica alla quale non si è ricandidato alle elezioni regionali del 2018.
Roberto Maroni ha pubblicato diversi libri, in collaborazione con il giornalista C. Brambilla, Il mio Nord, poi, Il sogno dei nuovi barbari (2012), in cui affronta il tema della “questione settentrionale”, e il romanzo Il Viminale esploderà (2022).