Rocca di Papa, Cimino: “Mancata solidarietà a Croce? Ero in ospedale, non sapevo nulla”
Rocca di Papa – Il Sindaco di Rocca di Papa Veronica Cimino, dopo giorni di silenzio, si esprime sulla vicenda che ha visto protagonista il consigliere Andrea Croce, vittima di insulti omofobi mentre passeggiava con il proprio compagno per il centro della città.
Dalle notizie trapelate qualche giorno dopo il brutto episodio, la prima cittadina di Rocca di Papa era presa da problemi di salute. Va però detto, per dovere di cronaca, che non sono mancati post sulla sua pagina Facebook personale e su quella del Comune.
“Avrei voluto gestire in modo più riservato la questione relativa al mio stato di salute” ha scritto oggi su Facebook Veronica Cimino, “ma il polverone mediatico che si è alzato ha costretto a chiarire la posizione della sottoscritta”.
“La verità va detta tutta, chiamando in causa entrambe le parti prima di lanciare accuse gratuite e, nel caso specifico, particolarmente inopportune. Grazie a tutti coloro che mi hanno dimostrato solidarietà e vicinanza in questi giorni particolarmente difficili, il vostro sostegno mi dà la forza necessaria per andare avanti”.
Di seguito alcune dichiarazioni che il Sindaco di Rocca di Papa ha lasciato ai colleghi del Messaggero, da lei stessa diffuse nel post odierno.
“È vergognoso” ha detto Veronica Cimino al Messaggero “essere accusata con una eco mediatica esagerata di non aver dato la solidarietà al consigliere Croce, quando ero in sala operatoria e poi ricoverata e non sapevo neppure cosa fosse successo”.
“Strumentalizzare politicamente certe situazioni è davvero un colpo basso, inferto in un momento in cui non potevo difendermi da accuse deliranti. La mia solidarietà verso le vittime di omofobia, violenza e odio razziale ci sarà sempre, a prescindere da ciò che dice Croce e i miei cittadini lo sanno”.
“La città di Rocca di Papa, considerata una comunità accogliente, ha da sempre condannato la discriminazione sociale e difeso il diritto di ogni persona alla libera espressione delle proprie idee […] Come donna” ha concluso “mi sono sentita profondamente colpita. La mia azione politica detta tutti giorni un codice etico che non può essere minimamente scalfito. Respingo al mittente ogni tipo di denigrazione e vado avanti”.