Rocca di Papa, il funzionario della Polizia Locale Gabriele Di Bella scrive alla signora Vanda Ferri, mamma del Sindaco eroe Emanuele Crestini
LETTERA APERTA ALLA MAMMA DI UN “POLITICO MEDAGLIA D’ORO” AL VALORE CIVILE E A TUTTI I CITTADINI SOSTENITORI DELLA LEGALITA’ DA PARTE DEL FUNZIONARIO DELLA POLIZIA LOCALE GABRIELE DI BELLA.
Riceviamo e pubblichiamo:
Cara Vanda,
immagino il forte dolore di una mamma nell’assistere ai tristi episodi di questi giorni che tentano di colpire, ma di fatto non scalfiscono minimamente, l’immagine di tuo figlio Emanuele Crestini. Lui è e resterà per gli Italiani il Sindaco di Rocca di Papa che ha ricevuto i più alti riconoscimenti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel famoso discorso di fine anno 2019 dove ricordando la figura istituzionale di Emanuele, lo prendeva ad esempio per l’intera Nazione proferendo le seguenti parole per il gesto eroico come sindaco di un palazzo comunale a fuoco: “ Ma l’Italia vera, è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente. Quella autentica è l’Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini”.
Nelle immagini presenti nel video da te pubblicato in questi giorni, i due modi di essere Italiani sono istituzionalmente a confronto e perfettamente all’opposto nel rispetto dei valori. Io personalmente sono fiero di stare da sempre ed ancora oggi dalla parte giusta, quella vera di Emanuele Crestini e di quanti sono convinti che la Legalità sia un modello di vita necessario, direi ancor di più, indispensabile per contrastare un certo modo di fare politica. Parla purtroppo, chi ha avuto personalmente come me la fortuna/sfortuna di conoscere personalmente certe realtà durante il mio incarico a Rocca di Papa. Ma è noto a tutti che con fermezza ho sempre respinto e combattuto il modo di agire poco chiaro di alcuni soggetti. Alcuni stanno mostrando in questi giorni senza alcun timore nel rispetto della legge al discorso del Presidente della Repubblica. Si aggiunga che il gesto eroico di Emanuele Crestini nel portare in salvo dipendenti e cittadini presenti all’interno del Comune quale esempio di altruismo di altri tempi, gli è valso il conferimento della Medaglia d’Oro al Valore Civile.
Credo però sia giusto essere veri fino in fondo, trovare il coraggio di capire a livello locale le Istituzioni cosa hanno fatto quando con l’aiuto delle tenebre di notte qualche vigliacco ha deturpato con scritte ed atti vandalici proprio quelle insegne in ricordo del sindaco eroe su cui viene riportato, oltre alla sua immagine, il discorso a firma del Presidente della Repubblica ed il logo raffigurante la bandiera Italiana e il simbolo della Repubblica. Davanti a così gravi atti vandalici in un sistema normale si sarebbe parlato di “vilipendio” e quindi ci si sarebbe adoperati per riparare immediatamente i danni, magari aggiungendo nel testo la data del conferimento della Medaglia d’Oro; così non è stato.
Ma resto fiducioso, che prima o poi su questa triste vicenda si farà chiarezza e qualcuno spero e mi auguro dovrà chiedere scusa non solo a te ma all’intera Città di Rocca di Papa per aver taciuto o ancor peggio non aver proferito la verità dei fatti. Cara Vanda, vai avanti con coraggio, perché credo sia giunto “il momento di tirare le somme” fare chiarezza o meglio, fare emergere le tante inesattezze dette in queste settimane sia sulla delibera per la revoca della costituzione di parte civile (del Comune di Rocca di Papa ) a seguito di denuncia per firme false di politici depositate in Procura dall’allora sindaco Emanuele Crestini, spiegando alla cittadinanza chi dovrà essere chiamato a pagare le spese, a seguito delle loro immotivate decisioni.
Di tutta questa vicenda, quello che più di tutto mi inorridisce e su cui nessuno ha mai dato spiegazioni, è la grave disattenzione di un Amministrazione Comunale(spero non voluta), di tener ferma sulla “solita scrivania” la pratica relativa al riconoscimento di un diritto verso tua nipote, i benefici previsti dalla legge per i familiari delle “vittime del dovere”. Evidentemente malgrado il proficuo impegno portato avanti dalla sindaca Veronica Cimino, nell’attivare celermente le procedure istruttorie per il riconoscimento di un sacrosanto diritto, inspiegabilmente qualcuno tiene da oltre un anno e mezzo ferma la pratica all’interno “del solito ufficio”, dimostrando quantomeno che non hanno fatto compiutamente il proprio dovere.
Sperando si tratti solo di semplice disattenzione comunque non giustificabile, su cui i preposti organi di controllo comunali dovrebbero cominciare a farsi qualche domanda per dare una doverosa risposta; al contrario significherebbe il mancato riconoscimento di un diritto ingiustificabile perché ad oggi paradossalmente l’unica “colpa” per la figlia di Emanuele Crestini, è quella di aver avuto un padre onesto, coraggioso, un eroe nazionale, un esempio di legalità ed etica morale, per la politica Nazionale mentre a livello locale il forte ricordo presente ancora nella comunità rocchigiana evidentemente sfugge a qualcuno.
Un abbraccio forte, ti sono, ti sarò, ti saremo sempre accanto, Cara Vanda lungo quel solco di Legalità e Giustizia tracciato dal compianto Emanuele, fermamente convinto che non basta indossare un’uniforme, una fascia tricolore assumere semplicemente un incarico pubblico. E’ necessario prima di tutto conoscere i valori, i simboli a fondamenta delle Istituzioni e semmai fosse una “colpa” quella di avere un padre onesto, coraggioso, un eroe nazionale, un esempio di legalità ed etica morale in politica non può ricadere per assurdo sui figli. Sono certo, non è questo quello che vogliono i cittadini rocchigiani che ho conosciuto, per essere un popolo di persone altruiste ed autentiche e con un grande Cuore. Nella foto sopra la struttura su via dei Laghi danneggiata alcune settimane fa, ancora non sistemata e ricollocata la scritta con le parole del presidente della Repubblica riferite al sindaco eroe Emanuela Crestini deceduto in seguito allo scoppio del Comune di Rocca di Papa nel Giugno 2019.
Firmato Gabriele Di Bella, funzionario della Polizia Locale Roma Capitale ex comandante della Polizia Locale di Rocca di Papa.