Rocca di Papa, l’ex comandante della Polizia Locale Gabriele Di Bella sulla sentenza del TAR contro il Comune
A fare eco alle dichiarazioni affidate al profilo Facebook dell’ex sindaca Veronica Cimino, anche l’ex comandante della Polizia Locale Gabriele Di Bella, che seguì le indagini sulle irregolarità del sito. Riportiamo le sue dichiarazioni sull’annullamento del Tar dell’ordinanza dell’area antenne di Monte Cavo del sindaco Veronica Cimino.
“Una situazione che fa riflettere, soprattutto se si pensa che in tutte le situazioni dovrebbe valere il principio che chi si trova a difendere qualcosa di importante che è stato fatto e che tutela la salute pubblica debba farlo con convinzione e usando tutti gli strumenti possibili per evitare che si torni al punto di partenza a discapito della cittadinanza”, commenta Di Bella. Partiamo dalla notizia che il TAR ha annullato gli effetti dell’ordinanza sindacale del 24/11/2022 e quella successiva del Commissario Prefettizio del 05/12/2022…. sulla base della mancata rivendicazione della proprietà da parte del Comune “prendendo per buono” quanto documentato dalla società IDA srl riguardo la proprietà dell’area.
“L’ordinanza del Comune, riprende il commissario capo della PL Gabriele Di Bella, è stato frutto del lavoro iniziato dal compianto sindaco Emanuele Crestini e proseguito con l’azione incisiva del suo successore Veronica Cimino, che interdiceva l’area in località Monte Cavo vetta – via Numili – via Sacra – fino alla rimozione dello stato di pericolo. Un’ordinanza frutto delle attività di Polizia Giudiziaria, ordinate dalla Procura di Velletri, che aveva visto la partecipazione della nostra Polizia Locale, Carabinieri Forestali e tutti gli organi di controllo sovracomunali interessati. Basta leggere gli atti, e non solo ciò che circola online su alcuni articoli apparsi in rete sul tema che non conoscono la situazione accuratamente e non si sono documentati. Riguardo la soccombenza in giudizio presso il TAR, da parte del Comune di Rocca di Papa, in merito a: “Ordinanza contingibile ed urgente ex art. 54 co.2 e 4 TUEL prot. 38616 n. 127 del 24.11.2022 interdizione all’accesso alle aree pubbliche antica via Numilius via Sacra in località Montecavo vetta – risarcimento danni”, oltre ad una serie di commenti vari da parte di “pseudo depositari del diritto amministrativo”, corre l’obbligo ancora una volta evidenziare, spero una volta per tutte, alcuni aspetti contenuti proprio nella Sentenza del TAR. In particolar modo il riferimento è alla parte in cui si legge: “a fronte di tale prospettazione, corroborata dai documenti”. Il Tribunale – continua il comandante – non rileva contrarie emergenze processuali dal momento che il Commissario Prefettizio del Comune di Rocca di Papa, benché costituitosi, non ha contestato specificatamente tale circostanza” che individua in primis ed in modo inequivocabile chi era il soggetto titolato a resistere in giudizio in rappresentanza del Comune di Rocca di Papa, individuato proprio nella persona del Commissario Prefettizio”
Cosa le quadra comandante Di Bella in tutta questa situazione?
La cosa più grave, leggendo la sentenza, risulta laddove è scritto “benché costituitosi non ha contestato specificatamente tale circostanza” che tradotto sta a significare il mancato deposito in giudizio di documentazione e memorie atti a dimostrare la proprietà comunale dell’area interessata dall’ordinanza. Ciò è grave perché sta a significare la non continuità dell’azione amministrativa dell’Ente dal fatidico 30 novembre 2022, in merito a una annosa problematica sentita fortemente dalla cittadinanza, come quella delle antenne abusive di Monte Cavo. Occorre ricordare che l’Amministrazione Comunale della Sindaca Veronica Cimino aveva istituito con apposita D.G. 106 del 03/11/2022 l’Ufficio Speciale Demolizioni Antenne abusive Monte Cavo, vetta. Gli studi documentali prodotti da questo Ufficio sono stati sottoposti all’attenzione della Procura della Repubblica di Velletri da cui ne era scaturito il Decreto di Ispezione dei luoghi ed attività congiunta della Polizia Locale con gli altri Enti sovracomunali interessati il 24/11/2022.
Secondo lei Di Bella, non c’è interesse da parte del Comune nell’intera operazione di demolizione delle antenne a Monte Cavo?
Sarebbe interessante non solo capire le motivazioni per le quali di fatto si è proceduto a smantellare l’Ufficio Speciale Demolizioni per le Antenne, ma soprattutto quale tipologia di attività di controllo viene posta in essere con l’ordinanza del 05/12/2022 a firma del Commissario Prefettizio (in considerazione del fatto che la predetta ordinanza, non risulta consultabile on line sul portale del Comune). Ritengo opportuno segnalare che allo scrivente pervengono a tutt’oggi comunicazioni telefoniche da parte dei responsabili di Società (che nell’area interessata all’ordinanza installarono a suo tempo tralicci ed antenne abusive) e che da tempo hanno manifestato, per iscritto la volontà di rimuoverli e a tutt’oggi non riescono ad avere un interlocutore all’interno dell’Amministrazione in grado di dare loro indicazioni in merito alle procedure da attivare per lo smantellamento. E’ sotto gli occhi di tutti un certo pressapochismo con cui sia stata trattata una problematica di così forte rilevanza per la Città di Rocca di Papa. Siamo passati da una attività operativa sinergica, incisiva e vincente dell’Ufficio Speciale Demolizioni delle antenne, alla gestione da parte di alcuni uffici del Comune di Rocca di Papa che perde, a mio giudizio, la memoria e inspiegabilmente non deposita gli atti quale parte resistente, e di fatto soccombe in giudizio.
Cosa consiglia di fare ai cittadini per capire meglio la situazione dello smantellamento delle antenne di Monte Cavo e di questa sentenza di annullamento del Tar dell’ordinanza sindacale del sindaco Cimino?
Per capire tutto ciò basta consultare l’apposito portale della Giustizia Amministrativa e attraverso il fascicolo digitale emerge l’assenza documentale, così come consultando il portale comunale dove è chiarissimo che in data 05/01/2023 è stato conferito incarico professionale con D.D. n. 01/2023 ad un avvocato. Ho la sensazione si stia passando da un’Amministrazione trasparente ad una invisibile, direi forse un po’ meno vigile. Spero sia solo una sensazione il riproporsi dei “fantasmi del passato” ma i cittadini di Rocca di Papa sanno bene, che ogni qual volta si è reso necessario un chiarimento ho sempre ritenuto doveroso dar loro una pronta risposta, conclude Di Bella, che è stato comandante della Polizia Locale di Rocca di Papa per 3 anni su mandato speciale del comune di Roma, dopo lo scoppio del Comune e la morte del sindaco Crestini.
Last Updated on 5 Marzo 2023 by Redazione 2