Rocca di Papa, terzo piccolo lupo investito sulla Via dei Laghi – trovato ancora vivo dalle guardie zoofile
Rocca di Papa – Terzo lupo investito ai Castelli Romani, in pochi giorni. “La pressione antropica sul Parco dei Castelli Romani sta diventando un pericolo per la fauna” dichiara Roberto Salustri, coordinatore del Coordinamento Natura e Territorio in ed esperto Guardia Zoofila.
Le Guardie Zoofile Kronos, sono intervenute ieri sera intorno alle 22. 30 al km 11 circa della via dei Laghi, territorio di Rocca di Papa per un altro lupo investito ai Castelli Romani. Questa volta trovato ancora vivo, grazie all’intervento tempestivo dei veterinari della ASL Roma 6 e delle Guardie Zoofile Ambientali, il lupo è stato recuperato ieri in tarda serata ancora vivo ma con un bruttissimo trauma cranico. Durante il recupero si sentiva la famiglia di questo lupo ululare, riferiscono i soccorritori e le persone che si sono fermate ed hanno chiamato le autorità preposte.
“Un ringraziamento anche ai cittadini che hanno segnalato e agevolato il recupero” dichiara ancora Salustri. Che continua: “Ricordiamo che non segnalare o soccorrere un animale ferito è un reato.
Il codice della strada la cui disposizione di cui all’art. 189, comma 9 bis, stabilisce che l’utente della strada, in caso di incidente stradale comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi un danno a uno o più animali da affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito un danno. Inoltre, l’automobilista che dopo aver accidentalmente investito un animale domestico ometta, senza giustificazione alcuna, di soccorrere la bestiola impedendo altresì ad altre persone di prestare all’animale le dovute cure, può essere chiamato a rispondere del reato di cui all’art. 544 bis c.p. in caso di morte dell’animale investito. È, infatti, riconducibile alla fattispecie criminosa, ogni condotta, non solo commissiva, ma anche omissiva, che, per crudeltà o senza necessità, cagioni la morte di un animale”.
Il traffico veicolare continua così a rappresentare una minaccia crescente per la fauna selvatica del Parco Naturale dei Castelli Romani, come dimostrato recentemente da questi tre lupi investiti in 3 settimane, probabilmente della stessa cucciolata.
“L’episodio sottolinea, ancora una volta, il ruolo fondamentale delle Guardie Zoofile, che non solo difendono gli animali di affezione ma collaborano anche con le istituzioni pubbliche per monitorare e conservare le specie autoctone. La nostra professionalità e dedizione sono cruciali per affrontare un problema purtroppo comune nel parco: le collisioni tra animali e veicoli. La fauna selvatica locale – tra cui lupi, cinghiali, tassi, istrici e numerosi anfibi – è particolarmente vulnerabile alle automobili che sfrecciano a velocità elevate anche nelle strade interne del parco, spesso tortuose e a bassa visibilità.
È quindi fondamentale sviluppare progetti per la costruzione di corridoi ecologici che permettano agli animali di muoversi in sicurezza all’interno del loro habitat. Inoltre, sensibilizzare i cittadini sull’importanza di rispettare i limiti di velocità e mantenere un comportamento consapevole può ridurre significativamente gli incidenti stradali e la morte della fauna” conclude Roberto Salustri.
Un ulteriore problema è rappresentato dalle discariche e dal cibo lasciato lungo le strade, che attira gli animali selvatici verso le aree trafficate, aumentando i rischi di incidenti. A questo riguardo, le Guardie Zoofile svolgono anche un ruolo di educazione, ricordando che il foraggiamento di animali selvatici non solo è vietato dalla legge, ma può anche avere conseguenze negative. Questa pratica può alterare i comportamenti naturali degli animali oltre a essere usata dai bracconieri, aumentando i rischi per le specie già minacciate.
Il Parco dei Castelli Romani è un ecosistema unico con un’alta biodiversità che merita la massima attenzione e protezione. Grazie all’impegno delle Guardie Zoofile Ambientali “Kronos” e alla collaborazione di tutte le parti coinvolte, si può comunque sperare in un futuro in cui uomini e animali coesistano in modo più sicuro e armonioso se ognuno prestasse una attenzione maggiore è un rispetto per l’ambiente naturale dove vive.
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Last Updated on 28 Ottobre 2024 by Autore G