Roma – L’IRE: una grande iniziativa europea
L’Istituto Regina Elena (IRE) è il leader principale di una grande iniziativa a livello europeo legata alla telemedicina nella cura e prevenzione del cancro.
eCAN JA è un’ambiziosa iniziativa appena avviata, che coinvolge 15 paesi europei che ha l’obiettivo di implementare la telemedicina nella prevenzione e cure del cancro, e definire gli standard e le linee guida a livello europeo.
L’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) è stato identificato dal Ministero della salute come referente italiano di due studi clinici sulla tele-riabilitazione di pazienti con tumore della mammella e tumori testa – collo e sul supporto tele-psicologico in pazienti con neoplasia recidivante.
La cura del cancro si sta sempre più spostando da un approccio tradizionale incentrato sull’organo e la malattia, ad uno personalizzato che mette al centro il paziente. La disponibilità di strumenti di telemedicina attraverso tecnologie che arrivano direttamente a casa della persona malata assieme a strumenti quali tele-consulto e tele-monitoraggio, possono migliorare l’assistenza incentrata sulla persona e favorire l’empowerment dell’assistito.
eCAN JA punta a definire le regole per l’implementazione del teleconsulto e del monitoraggio remoto in oncologia. All’interno dell’iniziativa l’Istituto Regina Elena coordinerà due studi:
– il primo si svolgerà in 17 centri oncologici in 10 paesi europei e arruolerà pazienti con tumore della mammella e testa-collo, trattati a distanza per 8 settimane, al fine di trattare i deficit postchirurgici;
– il secondo valuterà i benefici di un programma di tele-consultazione psicologica di 8 settimane per i pazienti affetti da cancro avanzato.
“La ricerca e l’ottimizzazione di nuovi strumenti e metodi, per una assistenza sanitaria in oncologia incentrata sul paziente, sono tra gli obiettivi principali di un Istituto di cura a carattere scientifico – evidenzia Gennaro Ciliberto, direttore scientifico dell’IRE – ed è missione fondamentale per il nostro Istituto, membro dell’Organization of European Cancer Institutes (OECI)”. “Crediamo molto nell’oncologia di prossimità– conclude Marina Cerimele, direttore generale IFO – al fine di garantire equità di cura e vicinanza a domicilio, così si migliora anche l’aderenza alle cure e si assicura al caregiver il supporto necessario”.