Torvaianica, terminano le visite sul litorale alle comunità del Gesù Risorto da parte di Don Antonio Salimbeni. Prossime tappe Aprilia e Ciampino
Si è concluso ieri il giro pastorale delle Chiese del litorale tra Nettuno, Anzio, Pomezia e Ardea dell’assistente spirituale della diocesi di Albano don Antonio Salimbeni, anche parroco di Fontana di Papa e Cancelliera nei comuni di Ariccia e Albano, che opera con questo incarico nella folta comunità Gesù Risorto.
Ieri nell’ultimo incontro sul litorale presso la chiesa di Torvaianica Alta Regina Mundi ha incontrato i fedeli e parlato a lungo con loro e poi celebrato la messa, ed anche a questi parrocchiani come ha fatto ad Anzio, Nettuno e Ardea, ha scritto e inviato una toccante lettera nello spirito ed a imitazione dell’apostolo Paolo che pubblichiamo di seguito.
“In queste zone e parrocchie che ho visitato, ha dichiarato don Antonio Salimbeni, ho trovato una grande accoglienza e umiltà. Una comunità che ogni giorno supera grandi difficoltà ma lo fa sempre con spirito positivo e cristiano. È una vera e propria comunità carismatica che ben porta il nome “Gesù Risorto”.
“È una grande gioia incontrarvi e poter condividere con voi questo momento di comunione spirituale. Oggi il Signore Gesù Cristo attraverso le parole del Vangelo di Luca, ci comunica una cosa fondamentale: il Suo Amore ci unisce tutti, e, se siamo pienamente cristiani, Suoi discepoli, dobbiamo cercare di proseguire il cammino da lui tracciato nell’unità.
Il lamento di Gesù su Gerusalemme che uccide i profeti e lapida gli inviati di Dio non si limita solamente a descrivere la storia di Israele e del suo rapporto con l’Altissimo; è un monito rivolto anche a noi, perché non ci comportiamo così ai giorni nostri. Per questo, con grande forza, cari amici, vi esorto a non abbandonarci alla superbia e al perverso piacere di giudicare gli altri; per le scelte della loro vita, per la qualità della loro vita spirituale, per come si rapportano al prossimo; guai a noi se ci sostituiamo all’unico vero giudice, buono e giusto davvero, Dio Onnipotente.
Il nostro compito, anche come comunità carismatica che si fonda sulla preghiera, non è quello di imporre, condannare, escludere, ma di essere vicini, accogliere, dare l’esempio, sostenere, per aiutare gli altri a ritrovare la via giusta, la via del Vangelo di Cristo.
Carissimi, l’unica Via, la sola Verità, la vera Vita è Gesù, che ci vuole raccogliere come la chioccia raccoglie i suoi pulcini, in un abbraccio di immenso Amore; siamo noi che, cedendo alle logiche umane della contrapposizione e dell’egoismo, dell’apparire e della sete di potere non rendiamo possibile questa unità, ribadita nel sacrificio della Croce che ha aperto la via della salvezza a tutti, senza distinzioni. Ve lo dico con il cuore, spogliamoci, nelle nostre comunità, di questi atteggiamenti di esclusione e di superiorità; il Maestro, Colui che è imprescindibile, è uno solo, Cristo Signore, Figlio di Dio”.