Trovato il covo di Messina Denaro: era a Campobello di Mazara
PALERMO – Individuato a Campobello di Mazara, piccola cittadina della provincia di Trapani, il covo del capomafia Matteo Messina Denaro, arrestato ieri a Palermo in una strada attigua alla clinica ‘La Maddalena’. Sul posto i carabinieri del Ros, che stanno perquisendo l’abitazione.
Campobello di Mazara, da sempre zona di influenza dei Messina Denaro, è il paese di Giovanni Luppino, l’uomo arrestato ieri insieme con il boss che, invece, girava con il falso nome di Andrea Bonafede. Le ricerche del covo del latitante sono state coordinate dal procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido.
NORDIO: “CONIUGHEREMO DIRITTO SALUTE E MASSIMA SICUREZZA”
“Un minimo senso di umanità e di eticità e di senso cristiano, oltre a quello che insegna la Costituzione, impone di curare le persone quando sono ammalate, anche se si tratta dei peggiori incriminati e condannati per reati infami”. Lo dice Carlo Nordio, ministro della Giustizia, su Radio 24.
“Noi siamo assolutamente in grado di garantire da un lato l’assoluta sicurezza nella espiazione della pena e dall’altro la salute, bene indisponibile che va tutelato anche nei confronti dei peggiori criminali – sottolinea il Guardasigilli – Le strutture italiane consentono di tenere il detenuto in condizioni protette per la sicurezza e garantiscono assistenza sanitaria di primo livello”.
Dove verrà detenuto quindi Matteo Messina Denaro? “Esistono dei luoghi, delle strutture sanitarie, assolutamente compatibili con la massima sicurezza – sottolinea Nordio – sarà decisione delle autorità competenti e non solo del ministero perché a quanto risulta l’imputato è ancora sotto processo in altri uffici giudiziari e quindi ci sono varie competenze su quelli che saranno i suoi spostamenti.
Coniugheremo il diritto sacrosanto alla salute, che vale per tutti, con quello dell’assoluta sicurezza di un latitante pericoloso, un ex latitante pericoloso, catturato dopo molta fatica e dopo molti anni“, conclude il ministro della Giustizia.
Fonte Agenzia DIRE, www.dire.it