Vaiolo delle scimmie, vaccini e categorie più a rischio
Sono ancora in aumento i casi confermati di vaiolo delle scimmie in Italia: sono 760 secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute (30 agosto 2022), con un incremento di 20 casi rispetto all’ultima rilevazione dello scorso 26 agosto.
L’età media dei contagiati è di 37 anni e si tratta prevalentemente di uomini, 749 maschi e 11 femmine. La Lombardia si conferma la Regione con il maggior numero di casi (322), seguita dal Lazio (138) e dall’Emilia Romagna (75).
Il vaiolo delle scimmie è stato dichiarato, proprio questa estate, in data 23 luglio 2022 “emergenza sanitaria globale” dall’Oms. “La situazione è sotto costante monitoraggio ma non si ritiene debba destare particolari allarmismi”. Dichiara il Direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Gianni Rezza, ma c’è comunque da stare attenti.
Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio, tramite goccioline, per esposizione ravvicinata prolungata faccia a faccia, contatto fisico diretto con la pelle o con lesioni cutanee, compreso il contatto sessuale e per contatto con materiali contaminati, quali indumenti, lenzuola o utensili.
Interessanti risulta lo studio, guidato da ricercatori della Queen Mary University di Londra, pubblicato dal New England Journal of Medicine tra il 27 aprile e il 24 giugno 2022 che ci fornisce nuove statistiche sul virus, sul modo più frequente di infezione, su chi ha più probabilità di prenderlo e sui nuovi sintomi che possono presentarsi. Il 98% delle persone con infezione sono uomini gay o bisessuali, il 75% erano bianchi e il 41% aveva un’infezione da virus dell’immunodeficienza umana. Per quanto riguarda la trasmissione si è evidenziato di come quest’ultima sia avvenuta attraverso l’attività sessuale nel 95% delle persone con infezione. Tra i nuovi sintomi identificati, oltre ai classici sintomi elencati come febbre, dolori muscolari, mal di schiena stanchezza, cefalea linfonodi ingrossati, ci sono singole lesioni a livello dei genitali e dolore a bocca ed ano, sintomi simili a quelli delle infezioni trasmesse sessualmente e che possono essere, dunque, facilmente confusi con queste malattie.
Per quanto riguarda la vaccinazione, Il Ministero della Salute con la circolare n.35365 del 5 agosto 2022, tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, ha individuato le categorie ad alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus
persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Riguardo a quest’ultimi, nello specifico, quelli che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali, partecipazione a eventi di sesso di gruppo, a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune, recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno), abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).
In conclusione, per quanto riguarda i rischi generali del vaiolo delle scimmie e la sua diffusione nella popolazione generale in Europa e nel mondo è considerata molto bassa. Tuttavia rimane il rischio individuale per le solite categorie considerate fragili come i bambini piccoli, donne in gravidanza, anziani e soggetti immunodepressi.