Velletri, Aldo Cazzullo incanta con Dante nella presentazione del suo libro “Il posto degli uomini”
Velletri – Un pomeriggio a contatto con il sapere quello del Teatro “Tognazzi” di Velletri: la Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati e la Fondazione De Cultura hanno organizzato l’incontro con lo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo, un vero maestro nel parlare di Dante a partire dal suo ultimo libro “Il posto degli uomini” edito da Mondadori.
Non è stata una presentazione, in realtà, perché Cazzullo – da uomo di elevatissimo spessore culturale – ha tenuto una sorta di lectio magistralis sul Sommo Poeta partendo dal presupposto che tutto il genere umano sia destinato al Purgatorio: “i nemici vanno all’Inferno, le nostre madri in Paradiso, e tutti un po’ di Purgatorio siamo costretti a farcelo”. Il Purgatorio è il punto della “Commedia” in cui il male è ormai alle spalle e il futuro, ovvero la dimensione paradisiaca, è totalmente positiva. Grazie a questa lettura, l’autore riesce a ben classificare un “settore” dell’aldilà spesso bistrattato o poco considerato. La grandezza di Dante, apprezzata da tutti i poeti e gli scrittori di ogni secolo e nazione, si distingue proprio per questa capacità estrema di sintetizzare sensazioni ed emozioni per ogni cantica. È per questo che fu il poeta “che inventò l’Italia”, e Cazzullo l’ha sottolineato a più riprese poiché si intuisce un’idea di nazione, un’idea italiana, in diversi punti della sua produzione letteraria.
Proprio grazie a Dante, ha sottolineato l’autore, abbiamo riscoperto nel “Purgatorio” personaggi e artisti: Casella, Guido Guinizzelli, Oderisi da Gubbio, Provenzan Salvani, e ovviamente le donne come Sapia, Nella e Pia de’ Tolomei. Quest’ultima è l’unica a preoccuparsi per il Sommo Poeta, augurandogli un riposo una volta tornato dallo sfiancante viaggio ultraterreno. Aldo Cazzullo, con una dialettica delicata e ficcante, ha “svelato” anche tutte le ispirazioni dantesche che hanno poi alimentato la successiva letteratura citando Borges che ritiene la “Commedia” la più grande opera mai scritta da un essere umano.
E nel finale, a chiusura della dissertazione, il grande merito attribuito a Dante è proprio quello di preparare i lettori ad essere orgogliosi della propria patria nelle sue mille sfaccettature: la “Commedia”, infatti, istruisce talmente tanto da far sentire chiunque “Puro e disposto a salire a le stelle”.
Al termine dell’evento, partecipato anche da numerosissimi giovani e studenti, il firma-copie e le foto-ricordo. È stata una serata indimenticabile di completa immersione nelle atmosfere e nei temi del Purgatorio dantesco, al cospetto di un grande intellettuale che ha regalato ai presenti un’autentica emozione.