Velletri-Castelli Romani-Area Pontina. ASPAL: L’Europa, con le ultime autorizzazioni, rischia di danneggiare ulteriormente le nostre eccellenze nazionali
Velletri – Dal direttivo dell’Associazione Produttori Agricoli del Lazio (ASPAL), arrivano parole dure e di sconforto all’indomani dell’entrata in vigore, nel mercato europeo, della farina di grilli nei nostri cibi, a partire dal 24 gennaio 2023.
Dal 26 gennaio 2023, saranno introdotte addirittura le larve in polvere (sempre della farina).
L’ASPAL dichiara:
“Facciamo ovviamente appello ai nostri consumatori a fare massima attenzione a leggere attentamente le etichettature negli scaffali, visto che ci sono alcune grosse catene di distribuzione, che hanno già aderito favorevolmente alla commercializzazione di questi tipi di prodotti, che in realtà favorirebbero soltanto uno specifico produttore di una grossa società extraeuropea, il quale è autorizzato a immettere sul mercato questa farina di grillo”
Altrettanto grave è l’autorizzazione della Commissione europea all’Irlanda – nonostante ci sia stato il parere contrario di Italia, Francia, Spagna, e altri sei stati dell’Unione europea – ad adottare una dicitura sulle etichette per vino, birra e liquori, dove sia specificato che l’utilizzo di queste bevande possa nuocere gravemente alla salute.
La nostra associazione – proseguono così le parole dell’ASPAL – resta allibita da queste decisioni della Commissione europea, anche perché ci domandiamo: ma paesi come l’Italia, che hanno sempre avuto delle eccellenze per le loro qualità e salubrità di vari prodotti agricoli e agro-alimentari, come faranno a sopravvivere in questo mercato globale dove si punta ormai a favorire solo poche grosse lobby commerciali di potere?
Un paese come l’Italia, da sempre uno dei primi al mondo insieme alla Francia come produttore di vino, quali conseguenze subirà da questa etichettatura consentita all’Irlanda di scrivere <nuoce gravemente alla salute>?
La stessa cosa per i cereali italiani, i quali subirebbero un brusco stop nei mercati internazionali. I nostri europarlamentari, insieme al nostro ministro all’Agricoltura – e soprattutto per la Sovranità alimentare -, facciano il possibile per scongiurare queste follie autorizzate dall’Europa.
Altrimenti saranno guai seri per la nostra economia agricola, ma soprattutto per i nostri consumatori, ai quali ripetiamo di fare massima attenzione a ciò che acquistano, altrimenti pian piano, senza volerlo, saranno incentivati ad acquistare e mangiare solo nefandezze legalizzate, invece di mangiare prodotti sani e genuini come i nostri del Lazio”, conclude il comunicato ASPAL.
