Velletri/Genzano, “Augustus” è il nuovo romanzo di Ciro Gravier targato De Cultura
Da lunedì in libreria, negli store on line e già a scaffale nelle Mondadori Bookstore di Velletri, Lariano e Genzano la nuova uscita delle edizioni De Cultura, “Augustus”.
Un volume curato dal professor Ciro Gravier, docente e membro del Gruppo Archeologico Veliterno, per far luce sulla figura del grande imperatore dalle origini veliterne. Celebre per la pax augustea, per la politica esterna e interna applicata, per le molteplici vicende accadute sotto il suo governo, l’imperatore Augusto è ancora oggi al centro degli studi e delle ricerche di tantissimi esperti e storici.
Con questo libro, il terzo delle edizioni De Cultura, si traccia un profilo intimo e critico dell’imperatore, come sottolineato nell’intervista dallo stesso autore.
Professor Gravier, è uscito il suo ultimo libro “Augustus” edito da De Cultura. In che modo è stata sviluppata l’idea di raccogliere tutto il lavoro di ricerca fatto in occasione del Bimillenario Augusteo?
L’idea non è stata mia. L’hanno avuta alcuni amici e familiari che ritenevano che valesse la pena di non disperdere tutto questo materiale, di raccoglierlo in un volumetto leggibile e proponibile ai più. Io mi sono lasciato convincere.
Si parla abbastanza di Augusto, oggi, a suo avviso?
Se ne parla abbastanza, ma molto spesso con superficialità o addirittura senza cognizione di causa. A livello specialistico, si oscilla tra una mitizzazione entusiasta e una rappresentazione tendente all’oscuro e alla negatività. Nei miei scritti ho tentato di presentarne un ritratto psicologico intimo e contemporaneamente critico, senza essere distruttivo.
Qual è il più grande merito di un imperatore come Augusto nel governo di Roma?
Il grande dibattito politico alla fine della Repubblica Romana fu in pratica se lo Stato dovesse continuare ad essere quello che era stato fino ad allora: una somma di territori conquistati governata dai meccanismi giuridico-istituzionali tradizionali, oppure uno stato “moderno”, esemplato sui regni ellenistici e realizzante il sogno imperiale di Alessandro Magno. Augusto ha operato questa transizione in maniera indolore, dopo le acerbità inevitabili degli scontri armati.